Ciclopedonale più pulita grazie (anche) al pompiere Meroni
Per i prossimi mesi ci sarà un addetto alla cura della pista, ma fino a poche settimane fa l'e vigilie puliva di sua iniziativa. «Il Comune si è attivato e ora va molto meglio»
ACQUI TERME – «Ero stufo di vedere rifiuti sparsi ovunque lungo la ciclopedonale, così mi sono dato da fare e ho iniziato a ripulirla». L’idea di Tiziano Meroni, ex capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Acqui Terme, è maturata circa un anno fa e a lungo andare ha dato i suoi frutti.
Decisivo un post pubblicato di recente dallo stesso Meroni sulla pagina Facebook ‘Sei di Acqui se’, con un appello rivolto direttamente al sindaco Rapetti.
Tre volte a settimana
«Mi piace fare sport e attività fisica, perciò frequento la pista quasi tutti i giorni. Dopo il post è stato il sindaco stesso a contattarmi per dirmi che si sarebbe interessato della questione. Effettivamente è stato così». Almeno in via temporanea, una soluzione è stata trovata. «Abbiamo dato incarico a una persona di occuparsi dello svuotamento dei cestini posizionati lungo la pista – spiega Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – perché il grosso del problema deriva proprio dalla frequenza degli svuotamenti».
Fino a un paio di settimane fa era lo stesso Meroni a fare ricognizione tra i cestini della ciclopedonale e a raccogliere immondizie varie. «Lasciavo i sacchi pieni di rifiuti a inizio percorso, al mattino Econet passava poi a ritirare». Da contratto, infatti, è alla società che gestisce il ciclo rifiuti tra Acquese e Ovadese che spettano ritiro e smaltimento dei materiali. Nessuna indicazione specifica, invece, sui contenitori.
In attesa di provvedimenti a lungo termine, chi si occuperà dei cestini effettuerà tre sopralluoghi settimanali: «La persona incaricata si è anche detta disponibile ad occuparsi di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, quel tanto che basta da garantire il giusto grado di decoro lungo la ciclopedonale. L’obiettivo per il prossimo anno è affidare a una ditta la cura di tutta l’area verde degli Archi, pista compresa».
«Alcuni punti pericolosi»
La scorsa primavera il Comune di Acqui ha stanziato 25mila euro proprio per la sistemazione della pista dei Bagni: 10 mila euro sono già stati utilizzati per rimediare ai danni causati da episodi di vandalismo e per alcune riparazioni “a macchia di leopardo”, il resto è in “stand by” in vista della sostituzione della staccionata in legno, gravemente danneggiata in più punti. «Questo tipo di lavoro, però, al momento è ancora in sospeso – commenta Lelli – perché per procedere nella maniera più corretta ed efficace è necessaria un’opera consistente, ovvero la rimozione della pavimentazione e l’installazione degli ancoraggi per le palificazioni».
Nell’attesa che tale opera sia portata a termine Tiziano Meroni coglie l’occasione per lanciare un nuovo appello all’amministrazione comunale: «A mio modesto parere nei punti più critici andrebbe garantita una messa in sicurezza più efficace. Si potrebbe fare qualcosa in più per prevenire la possibilità di infortuni. I nastri segnaletici non sono sufficienti, perché in alcuni punti c’è il rischio di farsi molto male in caso di caduta, soprattutto se pensiamo ai bambini o ai più anziani».