Sei ragazzini nell’ex hotel, subito fermati: «Servono telecamere»
L'ultimo episodio si è verificato lo scorso fine settimana, ma non dovrebbero esserci collegamenti col il "raid" del 5 ottobre
ACQUI TERME – Sono stati fermati quasi subito i sei ragazzini e ragazzine, alcuni di loro con età inferiore ai 14 anni, che lo scorso fine settimana si sono intrufolati all’interno dell’ex hotel Regina.
Non dovrebbero essere loro, tuttavia, i responsabili delle devastazioni avvenute nello stesso edificio una settimana prima. I Carabinieri indagano per verificare eventuali collegamenti tra i due casi.
«Faremo più controlli»
Il risultato di quanto accaduto nel pomeriggio di sabato 5 ottobre era stato per certi versi sconcertante: mobili e suppellettili divelti e gettati dalle finestre, poltrone deturpate, vetrate infrante, vernice sui muri ed estintori svuotati. Danni per migliaia di euro, come dichiarato da Terme di Acqui Spa, proprietaria di gran parte degli stabilimenti termali acquesi.
Vandalismi che, in realtà, sarebbero in atto già da diverso tempo tra le strutture di zona Antiche Terme. A metà settembre erano state danneggiate le vetrate dello stabilimento curativo; una telecamera di sorveglianza era stata divelta in uno dei precedenti episodi all’ingresso della Spa.
Nei giorni scorsi a Palazzo Levi si è tenuta una riunione alla quale erano presenti la dottoressa Anna Catani, la comandante della Polizia Locale, Paola Cimmino, e il comando dei Carabinieri di Acqui. «Di comune accordo – spiega il sindaco Danilo Rapetti – si è deciso di incrementare le attività di vigilanza in tutta l’area degli stabilimenti. Inoltre, però, ho chiesto alla proprietà l’installazione degli impianti di videosorveglianza e di allarme, non solo al ‘Regina’ ma anche negli altri edifici».