Armadio della fraternità: «Qui davanti rifiuti di ogni tipo»
I volontari del servizio Caritas lamentano una situazione di degrado: «Dopo i fine settimana bottiglie, lattine e cartoni. E per i sacchi di indumenti...»
ACQUI TERME – Sei sacchi colmi di indumenti non più utilizzabili accompagnati da una busta piena di bucce di patate e cipolle (foto sotto). È solo uno degli ultimi episodi quantomeno singolari raccontati dai volontari dell’Armadio della fraternità della Caritas di Acqui, in via Fratelli Sutto.
«Ogni mattina qui davanti troviamo di tutto. Per non parlare del lunedì», dice Rita Urico, responsabile del servizio che ogni mese distribuisce più di 2mila capi d’abbigliamento ai meno fortunati della comunità e a una decina di associazioni. «Tutti i giorni ritiriamo sacchi di vestiti abbandonati nei pressi dell’ingresso. Al di là delle buone intenzioni che muovono questi gesti, il problema è che non è questo il modo corretto per conferire al nostro ‘armadio’ il materiale da donare». Figuriamoci, poi, se a felpe, t-shirt e pantaloni si aggiunge pattume di vario genere.
«Punto di ritrovo per gruppi di giovani»
Nel fine settimana, poi, gruppetti di ragazzi sono soliti dimenticare proprio davanti alla porta di ingresso dell’Armadio Caritas i residui dei propri bagordi serali. «Quando al lunedì mattina veniamo ad aprire il centro il “campionario” è sempre molto ricco: bottiglie di alcolici, cartoni della pizza, lattine, cibo avanzato, cicche di sigarette. Insomma, l’elenco è lungo». A volte, però, le tracce lasciate da chi se ne frega possono essere ancora più disgustose: «Abbiamo trovato anche preservativi e persino escrementi», ammette Rita Urico con un po’ di rassegnazione.
L’Armadio della fraternità si trova di fianco a un condominio abitato da decine di famiglie e proprio al di sopra degli scavi archeologici che hanno riportato alla luce i resti della ‘Casa del vasaio’, testimonianza diretta di quello che fu il nucleo urbano dell’antica Aquae Statiellae, «un sito non di rado scambiato per discarica a cielo».
«Forse un cancelletto»
L’armadio della Caritas è aperto il martedì dalle 15 alle 18 per la distribuzione dei vestiti, il giovedì nello stesso orario per il ritiro delle donazioni. «Abbiamo chiesto al Comune di provvedere in qualche modo», riferisce Rita. «Ci hanno detto che probabilmente verrà installato un cancelletto prima dei gradini che portano all’ingresso. Speriamo. Certo, può essere un buon palliativo, ma io penso che per cambiare davvero le cose ci vorrebbe prima di tutto buon senso da parte delle persone».