A Ponzone il dottor De Luigi: «Bene, ma serve soluzione definitiva»
La scorsa settimana il sindaco Ivaldi è stato ospite della trasmissione 'Fuori dal coro'. «Ringrazio Riboldi e Sasso, ma i ponzonesi devono avere garanzie per il futuro»
PONZONE – Un appello in Tv, ospite della trasmissione di Mario Giordano ‘Fuori dal coro’ per chiedere che su Ponzone venga adottata una soluzione definitiva nell’assegnazione del medico condotto.
Un’iniziativa pensata dal sindaco Fabrizio Ivaldi, che per garantire il diritto alle cure dei suoi compaesani ha deciso di “metterci la faccia” davanti alle telecamere di Mediaset.
Per ora all’appello, su esplicita richiesta del direttore del Distretto sanitario di Acqui e Ovada Claudio Sasso, ha risposto il dottor Mauro De Luigi, già attivo nei comuni di Rivalta Bormida, Strevi, Orsara Bormida, Visone e Prasco.
Dopo il 31 gennaio?
Una soluzione temporanea, almeno per il momento. «Il dottor De Luigi sarà attivo a Ponzone dal 10 ottobre in poi, giusto il tempo di rientrare dalle ferie», commenta il sindaco Ivaldi. Fino ad allora il dottor Diego Baruzzo, che ha deciso di posticipare di qualche giorno la propria pensione, continuerà a garantire visite e prescrizioni. «Per ora siamo soddisfatti di quanto fatto da Regione e Asl per la tutela del diritto alla salute dei ponzonesi. Ringrazio l’assessore Riboldi e il direttore Sasso per aver mantenuto fede a quanto promesso».
Il sindaco Ivaldi, però, intende fare quantomeno un tentativo nell’ottica di un’eventuale permanenza del dottor De Luigi anche oltre il 31 gennaio 2025, data in cui cesserà l’incarico assegnato in via provvisoria. «So che il dottor De Luigi esercita la professione anche in altri paesi, di certo più comodi da raggiungere rispetto al nostro. A ogni modo credo sia il caso di organizzare una riunione con Sasso e De Luigi per discutere di questa eventualità. Io voglio provarci. A Ponzone ci sono circa 600 pazienti, che passerebbero tutti sotto le cure del dottor De Luigi».
Ivaldi insiste su un punto su cui negli ultimi mesi si è già espresso più volte: «Noi siamo un comune montano e come ho già detto più volte le realtà più svantaggiate come la nostra non possono essere equiparate in termini di condizioni a quelle collinari o di pianura. Credo che le Unioni esistano anche per questo: garantire determinati servizi ai Comuni che ne fanno parte».