A Palazzo Chiabrera la mostra per il 50° del Circolo Numismatico
Fino a domenica 13 l'esposizione 'Cinquant'anni di collezionismo'. «In provincia siamo uno dei gruppi più numerosi, ma ci vorrebbe qualche giovane...»
ACQUI TERME – Un circolo “di nicchia”, che al di là delle tempo che passa continua a farsi onore, «perché in tutta la provincia siamo uno dei più numerosi. Una ventina di membri, anche se tutti di una certa età».
Un po’ di ricambio generazionale è ciò che auspica Tomaso Alternin, presidente del Circolo Numismatico Filatelico Acquese, che quest’anno festeggia il 50esimo anniversario dalla sua fondazione.
Per celebrare l’importante ricorrenza fino a domenica 13 il Comune di Acqui ospita a Palazzo Chiabrera la mostra ‘Cinquant’anni di collezionismo’, un’esposizione dei pezzi più rari e di pregio che compongono il patrimonio filatelico e numismatico (ma non solo…) conservato dai soci del circolo.
La mostra comprende un’ampia collezione di francobolli in fogli (tra cui i prestigiosi Quadri di Francia e del Sovrano Militare Ordine di Malta), banconote, monete e carte telefoniche.
All’inaugurazione di sabato 28 settembre l’assessore alla Cultura Michele Gallizzi ha consegnato ai soci del circolo una targa che celebra i 50 anni di attività nel campo della filatelia e della numismatica.
Anche le figurine Liebig
«Tra le carte telefoniche – commenta Alternin – abbiamo la prima mai realizzata, del 1976, oltre alle prime produzioni francesi dotate di microchip». Ovviamente non possono mancare gli anni ’90, periodo in cui il credito telefonico su scheda ha avuto un vero e proprio boom. «Abbiamo pezzi molto rari, come quelli con gli stadi dei Mondiali di calcio del ’90, oppure quelli delle Pagine Gialle e della Sip».
Tra i francobolli anche qualche chicca ‘local’, «come i primi francobolli dedicati alla Val Bormida, ma in realtà ne abbiamo un po’ da tutta Europa».
Una mostra variegata, che comprende anche monete degli Stati Uniti, cartamoneta estera, crocifissi e simboli religiosi, una serie delle storiche figurine Liebig (foto sotto) e persino una collezione di bustine… da zucchero!