Ricerca senza esito del dottor Nicola Ivaldo, disperso in Val Varaita
Le operazioni di ricerca del chirurgo ortopedico (attivo anche ad Acqui Terme), scomparso dal 14 settembre, continuano senza risultati. Impiegati soccorsi alpini, elicotteri e droni
ACQUI TERME – È ancora senza esito la ricerca di Nicola Ivaldo – chirurgo ortopedico di 64 anni originario di Pietra Ligure, noto anche in provincia di Alessandria per la sua attività nell’Acquese – scomparso lo scorso sabato 14 settembre nella zona di Pontechianale, in alta Valle Varaita. Le operazioni, in corso da giorni, vedono il coinvolgimento di diverse squadre tra cui il Soccorso Alpino, le Unità Cinofile, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Nonostante l’impiego di mezzi aerei come elicotteri e droni, nessuna traccia del disperso è ancora emersa.
L’inizio delle ricerche
L’allarme per la scomparsa del dottor Nicola Ivaldo è scattato lunedì 16 settembre, quando il chirurgo non si è presentato al lavoro. Le indagini hanno preso avvio immediatamente, focalizzandosi sulla zona montuosa attorno alla diga di Pontechianale, dove è stata ritrovata la sua auto nella frazione Castello. Il medico era partito il 14 settembre per un’escursione lungo il sentiero che conduce al rifugio Vallanta, ma da allora non si hanno più sue notizie.
Le operazioni di ricerca
Alle ricerche, iniziate nella mattinata del 16 settembre, partecipano diverse unità di soccorso. La squadra UCL dei Vigili del Fuoco, coadiuvata da volontari di Venasca, ha collaborato con il Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza nelle operazioni, protrattesi fino a tarda sera. Gli elicotteri Drago dei Vigili del Fuoco, partiti da Torino, hanno sorvolato l’area con l’ausilio di droni del Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remot (SAPR) della Regione Piemonte, ma tutti i tentativi si sono rivelati vani.
La zona impervia e l’uso di tecnologie avanzate
Le ricerche di Nicola Ivaldo si sono intensificate verso le aree più alte del Monviso, data l’esperienza dell’escursionista e il suo buon allenamento. Le Unità Cinofile Molecolari del Soccorso Alpino sono al lavoro nella speranza di rilevare tracce utili. Anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è in azione con un elicottero dotato di tecnologia Imsi Catcher, in grado di individuare segnali di telefoni cellulari. Al momento, tuttavia, non si hanno segnali positivi e la situazione resta critica.
Un professionista stimato
Nicola Ivaldo è un professionista molto conosciuto nel campo medico, specializzato nel trattamento delle patologie della spalla e del gomito. Ha diretto l’Unità di Chirurgia della Spalla alla casa di cura Humanitas San Pio X di Milano dal 2016 al 2019 ed è stato professore di Anatomia umana all’Università di Genova. Attualmente, è responsabile dell’Unità Chirurgia della spalla e del gomito presso la casa di cura Habilita Villa Igea di Acqui Terme.
Speranze e prossimi passi
Le operazioni continuano senza sosta, con l’obiettivo di sfruttare ogni possibile risorsa e tecnologia disponibile per localizzare il chirurgo. L’area di ricerca resta vasta e impegnativa, ma le squadre sul campo non abbandonano le speranze di trovare Nicola Ivaldo in vita.