Stazione di Acqui: ora si lavora su tetti, interni e facciate
È terminata la ristrutturazione della copertura nell’ala Est. Ora gli spazi interni e la facciata. «Le piante tagliate? Malate, saranno sostituite»
ACQUI TERME – Procedono i lavori di riqualificazione della stazione di Acqui Terme. Con un investimento (da Pnrr) di oltre 2,5 milioni di euro Rfi ha dato il via lo scorso inverno al rilancio strutturale dell’antico edificio ferroviario.
Gli interventi si suddividono in due lotti differenti: il primo riguarda la ristrutturazione dello stabile passeggeri e il rifacimento dell’antistante piazza Vittorio Veneto; il secondo una serie di migliorie lungo i binari e la riqualificazione del sottopasso.
«Parte esterna? In attesa»
Nelle scorse settimane hanno fatto la loro comparsa i ponteggi per il restyling delle mura esterne. «Nell’ala Est dell’edifico – fanno sapere da Rfi – è terminata la ristrutturazione del tetto e in questi giorni è in fase di completamento la prima fase di demolizione nei locali al piano terra per la nuova distribuzione interna dei locali, così da offrire un maggior comfort ai viaggiatori». Nell’antico edificio è da poco cominciata la ristrutturazione del tetto del blocco centrale, «e sono iniziati i lavori per la realizzazione dei nuovi impianti. Sono in corso, invece, le attività propedeutiche alla riqualificazione delle facciate». È prevista anche la ristrutturazione della biglietteria, con una redistribuzione degli spazi interni e un nuovo front office.
Gli interventi nell’area esterna antistante la stazione comprendono un contributo di 150mila euro da parte del Comune di Acqui, che interverrà in un breve tratto di via Alessandria realizzando un nuovo piano stradale leggermente rialzato che andrà a integrarsi con la pavimentazione in materiale lapideo prevista su piazza Vittorio Veneto. «Credo che non manchi moltissimo all’avvio dei lavori sull’area esterna», spiega il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Lelli. «anche perché Rfi ha già provveduto all’eradicazione di alcune piante nel punto in cui dovrà sorgere la nuova fontana».
«Fatte delle verifiche»
Proprio il taglio dei cinque alberi ha sollevato ancora una volte polemiche tra gli acquesi che hanno più a cuore la causa ambientale: «Credo sia il caso di sottolineare – commenta Lelli – che le piante in questione sono proprietà di Rfi e non del Comune. Prima del taglio, a ogni modo, l’azienda ha effettuato dei controlli e ci ha assicurato che si trattava di fusti malati e a rischio crollo. È stata stilata anche una relazione che certifica tali verifiche. Purtroppo sappiamo bene che buona parte del parco arboreo cittadino versa in condizioni a dir poco precarie. Le piante eliminate, da quanto ci è stato detto, saranno comunque rimpiazzate con altre giovani e sane».