Acqui, nervi tesi. ValenzanaMado, passo indietro
Arbitraggio negativo, ma ad Alpignano tre rossi sono troppi.: finisce 1-1 Gli orafi pareggiano su rigore con la Cheraschese
ALPIGNANO – Acqui avrebbe meritato di vincere. E l’arbitraggio del signor Mastrazzo ha condizionato l’epilogo.
Ma tre cartellini rossi sono davvero troppi, segno di un nervosismo eccessivo, fuori luogo, comunque con troppa fatica a gestire le reazioni, anche di fronte a decisioni penalizzanti.
Ad Alpignano una partita non bella, ma nel controllo dei termali, che hanno occasioni nel primo tempo, con Saviozzi a Cadario, e finalizzano al quarto d’ora della ripresa, con Plado, che sul primo palo trova la deviazione vincente sul taglio di Cadario, già in 10 contro 11 per il doppio giallo a Biglia, il primo per fllo di gioco, il secondo per una ingenuità.
Gara in controllo, nel finale Camussi si copre inserendo Baretta al posto di Saviozzi. Proprio sul nuovo entrato i torinesi commettono fallo non rilevato, la palla, rimessa al limite, è sfiorata, con il fianco da Baldizzone. Per il direttore con la mano: punizione e, alle proteste, fuori anche il centrocampista. Stessa sorte per Andrea Camussi.
A completare la situazione, l’arbitro piazza la barriera quasi davanti alla porta, e l’Alpignano pareggia.
Rossoblù senza gioco
Anche la ValenzanaMado deve ancora rimandare l’appuntamento con la vittoria.
Anzi, alla prima al ‘Comunale’, con la Cheraschese, deve inseguire, “anche se la rete del vantaggio ospite – sottolinea il ds Luca Sacco – è stata segnata in evidente fuorigioco”.
Gli orafi raddrizzano il punteggio su rigore, già prima dell’intervallo, trasformato da Regolanti, ma nella ripresa non c’è lavoro per i due portieri. Soprattutto poche idee in costruzione, solo un paio di conclusioni, ma non pericolose. “Un passo indietro sul piano del gioco. Questo gruppo ha qualità – insiste il ds – ma deve lavorare molto per esprimerla”.
E domenica, ancora in casa, arriva la Luese Cristo, che oggi ha battuto nettamente il Cuneo.