Spi Cgil: “Servono linee dirette con ospedali di Casale e Novi”
Il sindacato dei pensionati acquesi lamenta l'eccessiva scomodità del trasporto pubblico verso i nosocomi delle due città: "Troppi cambi, anziani sfavoriti"
ACQUI TERME – «Perché non pensare a due collegamenti mattutini con gli ospedali di Casale e Novi? Soprattutto per i più anziani raggiungere con il trasporto pubblico i centri ospedalieri delle due città a oggi è quasi impossibile».
È la proposta che lancia Bruno Brignone, segretario cittadino del sindacato pensionati della Cgil. «Al ‘Galliano’, purtroppo, tanti servizi sono stati tagliati. Spesso, quindi, i pazienti del territorio devono rivolgersi agli ospedali di Casale e Novi». Il problema è che tra Acqui e le città di Casale e Novi non esistono linee dirette, «perché bisogna cambiare ad Alessandria e Ovada».
I pensionati acquesi auspicano un confronto sull’argomento con Bus Company «che è già attiva sulle due linee. Se dall’incontro dovessero emergere spiragli – osserva Brignone – bisognerebbe poi rivolgersi all’Agenzia per la Mobilità Piemontese. Sarebbero sufficienti due linee al mattino verso Casale Novi e una di ritorno ad Acqui nel primo pomeriggio. L’eventuale pullman per Casale, poi, potrebbe effettuare una fermata intermedia nei pressi dell’ospedale di Alessandria».
Brignone si è già confrontato con l’assessore comunale ai Trasporti Soumya Sellam, «che si è detta disponibile a interessarsi della questione».