“Nuova piazzetta? Le piante abbattute erano malate”
La scorsa settimana un gruppo di cittadini ha incontrato il vice sindaco Lelli: "Ho spiegato che gli alberi rimossi verranno rimpiazzati"
ACQUI TERME – Subito dopo la Fiera di San Guido davanti al Centro Congressi hanno preso il via i lavori per la realizzazione della nuova piazzetta ad anfiteatro. Un progetto voluto dall’ex Giunta Lucchini che ha portato nelle casse comunali un finanziamento da Pnrr di oltre 600mila euro.
L’opera, però, sta facendo discutere. Sulle pagine social acquesi, infatti, diversi cittadini hanno esternato il proprio disappunto. «L’ennesima e inutile opera di cementificazione», è stato il commento più comune. Sotto la lente d’ingrandimento dei più sensibili alla causa, in particolare, l‘abbattimento di alcune piante presenti nei pressi del PalaRuggine.
«Lavori utili alla città»
«Onestamente trovo queste polemiche abbastanza sterili», dichiara Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici. «È un progetto che abbiamo ereditato dall’ex Giunta al quale noi abbiamo deciso di apportare alcune modifiche per renderlo funzionale ai fini di una più ampia opera di recupero dell’area delle Antiche Terme».
Una piazzetta più contenuta nella sua metratura così da poter utilizzare i fondi “di risulta” per la sistemazione dei viali, delle aiuole e dei marciapiedi della zona piscina e di quelli compresi tra viale Donati e l’ex Carlo Alberto. «Avremmo forse dovuto rinunciare ai fondi? In questo modo, però, avremmo perso anche l’opportunità di realizzare un’opera di riqualificazione urbana che andrà a beneficio di tutti i cittadini».
C’è anche chi sostiene la tesi dei «lavori fatti in casa d’altri», essendo la gran parte degli stabilimenti termali presenti in zona proprietà della famiglia Pater. «Le aree interessate dagli interventi di riqualificazione – risponde Lelli – sono di fatto aree pubbliche, utilizzabili e aperte a tutti. Non volerle sistemare temendo di dare un beneficio ai Pater mi pare una tesi un po’ assurda».
«Nuovi spazi verdi?»
La scorsa settimana un gruppo di cittadini ha incontrato lo stesso vice sindaco per avere chiarimenti in merito. «È stato un incontro direi utile e costruttivo», sostiene Lelli. «Ho spiegato che gli alberi rimossi erano già stati monitorati lo scorso anno dall’agronomo incaricato dal Comune, che già allora li aveva giudicati a rischio crollo. Per precauzione abbiamo effettuato nuove verifiche pochi mesi fa e il risultato è stato il medesimo. Gli abbattimenti si sono resi necessari sia per motivi di sicurezza che progettuali. In particolare nella zona Bagni, purtroppo, abbiamo piante molto belle ma anche molto vecchie. Tuttavia posso assicurare che, come è stato fatto sino a oggi, le piante malate che dovranno essere abbattute verranno certamente rimpiazzate. Stesso discorso per quelle eradicate nell’area dei lavori».
Il gruppo di ambientalisti ha chiesto di poter prendere visione del censimento arboreo cittadino: «Il vice sindaco – spiegano – ci ha assicurato che nell’area interessata dai lavori non verranno abbattute altre piante. Noi abbiamo chiesto che la tutela del verde urbano sia per questa amministrazione una priorità, come d’altronde richiesto dalle recenti normative Ue sul clima». Al vice sindaco Lelli anche un’esortazione in ottica futura: «Crediamo sia il caso di individuare nuovi spazi in città per ulteriori piantumazioni. Pensiamo possa essere il modo migliore per sopperire all’eliminazione delle piante malate. Tale soluzione, inoltre, non potrà che portare benefici concreti al microclima cittadino e quindi alla salute degli stessi acquesi ».