Antologica su Munari: una mostra apprezzata anche dai più piccoli
Dopo tre mesi di apertura al pubblico si è chiusa a Palazzo Robellini l'esposizione dedicata a Bruno Munari
ACQUI TERME – Dopo tre mesi di apertura al pubblico si è chiusa a Palazzo Robellini l’antologica dedicata a Bruno Munari, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Acqui e curata da Alberto Salvadori e Luca Zaffarano.
Soddisfazione da parte degli organizzatori, che “a bocce ferme” commentano così: «Un successo per l’afflusso di visitatori e per la risposta particolarmente positiva da parte delle scuole coinvolte per i laboratori didattici e del pubblico qualificato per gli incontri di Conversazione sul metodo, curati da Silvana Sperati, allieva del Maestro, a dimostrazione dell’attenzione che la proposta ha catalizzato su pubblici diversi».
“Antologica pietra miliare degli eventi acquesi”
Molto positivo anche il bilancio del sindaco Danilo Rapetti: «Una grande soddisfazione per l’amministrazione comunale e per me personalmente l’offrire momenti culturali di grande levatura alla cittadinanza e ai numerosi turisti presenti in città nel periodo estivo. Il panorama degli eventi è ricco e importante: la Mostra Antologica ne è pietra miliare. Rivolgo un sincero ringraziamento ai curatori della mostra Alberto Salvatori e Luca Zafferano, alla Repetto Gallery, all’Associazione ComitArt e agli Uffici Comunali, che lavorando in sinergia hanno rinnovato anche quest’anno l’appuntamento Acquese con l’Arte».
Un’esposizione che ha illustrato nella sua interezza la figura di Munari, designer e artista eclettico la cui produzione spazia nei campi della pittura, della scultura, del disegno industriale, della cinematografia ma anche in forme non visive, come la didattica e la scrittura. A Palazzo Robellini sono state esposte opere che in precedenza sono state visibili al MoMa di New York e nelle piazze artistiche più importanti del mondo. Tra le opere più rappresentative, la pittura polarizzata con i vetrini delle diapositive e la scomposizione della luce grazie all’uso del filtro Polaroid; la sedia per visite brevissime; la Pennellessa; la Ruota; i tessuti stampati; le Sculture da viaggio; le Macchine Inutili e l’opera Concavo-Convesso.
“Un artista poliedrico e creativo”
La collaborazione progettuale è stata di Repetto Gallery. «L’Antologica 2024 – dichiara Bruno Lulani, presidente di ComitArt – è stata costruita su un artista meno noto al grande pubblico ma di grandissima rilevanza artistica per la sua poliedricità e aver interpretato l’arte in maniera articolare, per essere stato un Maestro in tutte le discipline in cui si è impegnato. È stato anche importante caratterizzare la mostra facendo un riferimento importante ad uno degli obiettivi della vita artistica di Munari: la formazione. I laboratori didattici sono stati un riferimento coerente e una grande testimonianza. Siamo contenti dei risultati, soprattutto per il coinvolgimento degli alunni delle scuole di Acqui e il contributo di Silvana Sperati con i docenti sui concetti di creatività e del metodo munariano».