Orgoglio Acquese: appello a Riboldi per le medicalizzate
"Siamo nella stessa situazione del 2022-2023. Un esempio? Senza un medico sulla postazione di Ovada ne viene spostato uno da Acqui per coprire il servizio"
ACQUI TERME – Il gruppo consiliare ‘Orgoglio Acquese’ chiede a Federico Riboldi, nuovo assessore alla Sanità, celeri soluzioni per la carenza di mezzi di soccorso medicalizzati sul territorio Acquese.
«Data la mancanza di una cardiologia e di una neurologia all’ospedale ‘Galliano’ – osserva il gruppo di maggioranza – un paziente acquese o di un paese limitrofo, deve avere la possibilità di un trasporto sicuro verso gli ospedali di Alessandria o Casale».
Dopo incontri e promesse con l’ex direttore di Azienda Zero, dottor Picco, la situazione resta ancora precaria. «Praticamente siamo nella stessa situazione del 2022-2023. Un esempio? Senza un medico sulla postazione di Ovada ne viene spostato uno da Acqui per coprire il servizio, dimenticando, però, che Acqui ha il doppio di uscite rispetto a Ovada e che con ambulanza con sirena Ovada dista solamente 20-25 minuti da Novi Ligure e Alessandria, che potrebbero tranquillamente coprire i servizi. Acqui, invece, dista almeno 40 minuti da Alessandria e circa 50 da Novi, per non parlare poi di Casale»
«Il nostro gruppo – aggiunge ‘Orgoglio Acquese ‘ – anche grazie a un’azione diretta del Sindaco intende quindi fare luce su questa situazione potenzialmente pericolosa e, allo stesso tempo, portare a conoscenza del problema il neo assessore Riboldi, che entro breve dovrà garantire una soluzione più sicura e costante per un territorio periferico come il nostro».