Strettoia di Melazzo: il sindaco Pagliano chiama la Prefettura
All'ingresso del paese da ormai due anni è stata posizionata una barriera jersey per i lavori sulla vicina scarpata : "Quei 70 metri sono pericolosi. Bisogna fare qualcosa"
ACQUI TERME – Il comitato Valle Erro libera da tempo chiede alle istituzioni locali di impegnarsi per far sì che venga garantita sicurezza agli utenti della Statale 334, segnata da buche, avvallamenti e cantieri avviati e mai terminati.
Tra i tanti punti critici anche la strettoia all’ingresso del territorio comunale di Melazzo. Nell’estate del 2022 Anas ha ridotto la carreggiata a una sola corsia per l’installazione di una barriera jersey, posizionata a seguito degli interventi di messa in sicurezza della scarpata. Anche in questo caso, interventi iniziati e non ancora finiti. Proprio lungo quel tratto di circa 70 metri circa un mese fa si è verificato un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze.
“Non si può perdere altro tempo”
Il fatto di cronaca, però, ancora una volta ha posto l’accento sulla pericolosità di una strettoia senza impianto semaforico e dove la visibilità è tutt’altro che ottimale. Chi è in arrivo sui due sensi di marci, in sostanza, è costretto ad affrontare praticamente alla cieca sperando che dalla parte opposta non sopraggiunga nessuno.
Dopo aver mandato diversi solleciti ai tecnici dell’Anas per chiedere che venga posto rimedio quanto prima a una situazione che ormai ha dell’assurdo, il sindaco di Melazzo Pier Luigi Pagliano nei giorni scorsi si è rivolto direttamente alla Prefettura di Alessandria. «Ho avuto modo di far presente la situazione al vice prefetto, che devo dire si è dimostrato molto attento e disponibile. Da parte sua ho avuto conferma che sarà nuovamente chiesto ad Anas di intervenire per rendere più sicuro quel breve tratto di strada».
Anas ha dichiarato che finché non verranno terminati i lavori quei jersey non potranno essere rimossi. «E allora che si diano una mossa a finire quel benedetto cantiere», osserva Pagliano, «altrimenti che si trovi il modo di rendere comunque più sicuro quel tratto. Almeno installando un impianto semaforico. Non si può più perdere altro tempo. Cosa vogliamo aspettare, che succeda qualcosa di ancora più grave di quanto già successo?».