Acqui – Genova, la protesta del territorio in un ordine del giorno
I sindaci uniti
OVADA – Un ordine del giorno sui temi dell’Acqui – Genova. Lo approveranno tutti i comuni sottoscrittori del protocollo di intesa con il Comitato Trasporti Valli Stura e Orba. L’iniziativa è stata individuata al termine del vertice andato in scena nella giornata di ieri a Palazzo Delfino, sede del comune di Ovada. Il territorio punta a cambiare basso in vista del vertice previsto nella giornata di martedì 16 luglio: l’ennesimo confronto in una fase in cui i disagi sono quotidiani, oltre i problemi strutturali legati all’utilizzo del servizio sostitutivo.
La prossima sarà la seconda settimana con bus tra Acqui e Campo Ligure, treno fino a Genova. Dal 20 luglio al 4 agosto la circolazione sarà totalmente interrotta. La settimana che sta per concludersi ha visto diversi problemi di varia natura. Il punto più basso i passeggeri lasciati a terra a Rossiglione per le misure insufficienti del mezzo messo a disposizione.
Fase complessa
L’Acqui – Genova di oggi significa mettere assieme esigenze difficilmente conciliabili: evitare i problemi maggiori legati alla contigenza di questi giorni, immaginare un modo per migliorare il servizio nel suo complesso. “Il territorio è unito – spiega il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – C’erano anche i capigruppo di minoranza della città, un segnale molto importante. L’intento è unanime per ottenere risultati: nell’immediato un servizio sostitutivo organizzato nel modo migliore”.
L’ordine del giorno è in fase di predisposizione. “C’è un indirizzo – prosegue Comaschi – ma lo vogliamo condividere con tutti. Per essere maggiormente incisivi”. Nei giorni scorso lo stesso primo cittadino si era espresso anche per la necessità di approfondimento giuridico e tutela legate rispetto a quanto andato in scena anche di recente.