Pasqualino: “Per la pista 500mila euro non sarebbero bastati”
L'assessore comunale al Bilancio replica alla consigliera di opposizione Trentini: "Ho deciso di non aprire il mutuo: quei fondi insufficienti anche solo per il manto della pista"
ACQUI TERME – «L’impegno di spesa di 500mila euro previsto dall’ex Giunta Lucchini non è stato cassato. Semplicemente, facendo un po’ di conti, abbiamo capito che quei soldi non sarebbero comunque stati sufficienti per il rifacimento completo della pista di atletica».
È l’assessore comunale a Bilancio ed Economia Mario Pasqualino a rispondere nel merito della riqualificazione della pista di atletica alle dichiarazioni di Elena Trentini, consigliera di opposizione nonché ex presidente del Consiglio comunale con l’amministrazione Lucchini.
“Un mutuo che ho deciso di non aprire”
«Quei famosi 500mila euro messi anche nel Dup dalla precedente amministrazione sarebbero stati disponibili solo con l’accensione di un mutuo. Cosa che, fortunatamente, non è mai avvenuta. Quando ci siamo insediati – afferma Pasqualino – abbiamo preso visione di un preventivo di 500mila euro per il rifacimento del manto gommato della pista. Documento, però, in cui sono escluse le rifiniture necessarie e tutta la parte centrale degli attrezzi per le varie discipline».
A detta dell’assessore al Bilancio un impegno di spesa, quello presentato dall’ex Giunta, «che non sarebbe stato sufficiente per la copertura dell’importo lavori, dell’Iva, delle spese del Rup, delle spese tecniche e degli imprevisti. Tutte voci previste dal quadro economico per i lavori pubblici. Anche se il mutuo fosse stato acceso, non ci sarebbe stata la copertura finanziaria per rifare totalmente l’impianto della pista di atletica. Di conseguenza – dice Pasqualino – ho ritenuto opportuno non aprire alcun mutuo».
Con i fondi di Coesione e Sviluppo
Per studiare un piano economico finalizzato alla completa riqualificazione della pista il Comune ha deciso di avviare delle indagini di mercato. «con imprese esperte del settore e un quadro economico di massima elaborato dall’Ufficio Tecnico», osserva Pasqualino. «Siamo riusciti a scendere fino a un costo di 900mila euro per rifare integralmente la pista, comprese le voci del quadro economico. Ci siamo poi trovati nella condizione di poter usufruire dei fondi di Coesione e Sviluppo, con la disponibilità di un finanziamento a fondo perduto di 850mila euro diviso su tre lotti di interventi, a cui si andrà ad aggiungere un cofinanziamento di 173mila euro per parte comunale. La giusta opportunità, quindi, per il finanziamento dei lavori necessari per la pista».
Due dei lotti finanziabili con i fondi di Coesioni e Sviluppo riguarderanno l’anello e la parte centrale delle attrezzature, il restante del cofinanziamento invece sarà destinato all’archeologia della città. «Con quei 173mila euro di cofinanziamento – commenta Pasqualino – avremo l’opera finita della pista di atletica più una parte di fondi dedicati all’archeologia. Quando si fanno certe previsioni, mi permetto di aggiungere, bisogna prima di tutto avere le copertura, oltre a ragionare in termini di sviluppo economico. Se andiamo a ripercorrere le tempistiche emerge come l’impegno di spesa sia stato presentato dall’ex Giunta in periodo elettorale. Una scelta forse dettata più che altro da fini propagandistici?».