De Lorenzi (Pd) boccia la Cer: “Ha ben poco di comunitario”
"Al Comune è sfuggito l'enorme potenziale, anche di coinvolgimento collettivo, che la Cer può avere", afferma il consigliere di opposizione
ACQUI TERME – Il 26 luglio scadrà il bando di gara pubblicato dal Cuc per conto del Comune di Acqui per la presentazione delle offerte migliorative rispetto al project financing già elaborato da Green Wolf Cer Srl in qualità di impresa mandataria per l’aggiudicazione della concessione ventennale della nuova Comunità Energetica Rinnovabile.
«Poco distingue questa Cer da un semplice contratto di affitto dei tetti pubblici pagato dal privato con l’energia prodotta dai pannelli solari installati», è la critica del consigliere d’opposizione Carlo De Lorenzi (Pd). «È chiaro l’obbiettivo del socio privato, del tutto lecito e naturale per un soggetto privato: gestire in maniera più autonoma possibile questa struttura. Tuttavia le potenziali ricadute positive sulla collettività sono alquanto dubbie».
«Una Cer – continua De Lorenzi – che vedrà la prevalenza se non strettamente numerica perlomeno di fatto del socio privato. Al Comune è sfuggito l’enorme potenziale, anche di coinvolgimento collettivo, che la Cer può avere. Si tratta di una ennesima occasione persa per la città, perché lo strumento messo in piedi se di energetico non ha molto, di certo di spirito comunitario ha poco. Lo scopo del Comune è chiaro e come al solito limitato: risparmiare sulle bollette».