Enpa Acqui: “Randagismo? Ancora troppi sindaci se ne fregano”
I volontari del rifugio di regione Bossalesio: "Tanti Comuni dell’Acquese non prendono in considerazione i fondi per le sterilizzazioni. Problema culturale"
ACQUI TERME – Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate le giornate si fanno sempre più intense per i volontari dell’Enpa di Acqui. Questo, infatti, è il periodo in cui quasi ogni settimana al rifugio di Regione Bossalesio giungono nuove cucciolate recuperate nei pressi di cassonetti o boscaglie. La crudeltà umana, però, può compiere gesti ancora più spregevoli.
«Di recente – spiega Piero Rapetti, presidente della sezione Enpa acquese – nel comune di Strevi abbiamo recuperato sei piccoli gettati in un dirupo. Per fortuna sono sopravvissuti. Tre sono già stati adottati, ora gli altri cercano casa». Da aprile a oggi sono circa 25 i cuccioli a cui le cure di Piero e delle volontarie Enpa hanno letteralmente salvato la vita. «Per noi la custodia e l’assistenza di ogni gattino vogliono dire tanto lavoro e costi non indifferenti. Servono cure, medicinali e una balia che si occupi dei “trovatelli”». Al centro di regione Bossalesio, d’altronde, lo spazio a disposizione non è illimitato. «In questo momento siamo al limite. Ora abbiamo in custodia una sessantina di gatti».
“Alcuni paesi più sensibili di altri”
E pensare che un modo efficace per porre un freno a questa emergenza, in primis per la tutela degli stessi animali, ci sarebbe. Peccato che da questo punto di vista parecchie amministrazioni comunali facciano “orecchie da mercante”.
«Per molti sindaci la sterilizzazione delle colonie feline non è argomento di interesse. La proliferazione dei randagi, per alcuni, non è un problema che valga la pena affrontare sul piano amministrativo». Sia chiaro, non in tutti i Municipi vale lo stesso discorso, «ad esempio – sottolinea Piero Rapetti – il Comune di Acqui ogni anno stanzia 5mila euro per le sterilizzazioni. Anche a Bistagno, Cartosio, Montechiaro e Strevi, solo per fare alcuni esempi (e ci perdonino i Comuni non citati, ndr), vengono messi a bilancio fondi per questo genere di prassi. Nella maggior parte dei comuni, invece, non è così».
Per evitare l’aumento del randagismo nei piccoli paesi, d’altronde, non servono cifre esorbitanti, «diciamo che il budget minimo necessario per un qualsiasi comune dell’Acquese, eccezion fatta per Acqui, può variare dai 500 ai 1000 euro. Capiamo che anche solo qualche centinaio d’euro possa far comodo a un Comune, ma sarebbe il caso di metterli in previsione per il bilancio dell’anno successivo».
Al rifugio Enpa, a ogni modo, c’è sempre bisogno di una mano: «In questo periodo siamo alla ricerca di nuovi volontari. I compiti da svolgere sono semplici e sono sufficienti un paio d’ore a settimana. Se qualcuno ci vuole aiutare, ci contatti..».