Con ‘InterHarmony Festival’ la città diventa il centro della musica
La rassegna inizierà il 2 luglio sotto la guida di Misha Quint. Gallizzi: «Accogliere gli artisti? Un onore»
ACQUI TERME – È un’estate in musica quella che caratterizza Acqui Terme: torna infatti la prestigiosa rassegna classica ‘InterHarmony International Music Festival’, un evento ricchissimo di protagonisti provenienti da ogni parte del mondo, pronti a diffondere la propria arte in altrettanti spazi iconici e storici della città.
Il direttore artistico, nonché il fondatore stesso del festival, che a più riprese si è detto «letteralmente innamorato di Acqui», è il violoncellista e direttore d’orchestra di origine russa Misha Quint. Una personalità di spicco del mondo musicale classico, che ha insegnato all’Istituto Internazionale di Musica di Marktoberdorf, in Germania, ed è stato direttore musicale e fondatore del Festival Internazionale di Violoncello di Blonay e dell’InterHarmony Music Festival di Ginevra, in Svizzera, tenendo poi numerosi concerti e masterclass in Inghilterra, Germania, Svizzera, Irlanda e Stati Uniti.
Giravolta di note
È l’assessore alla Cultura di Acqui Michele Gallizzi a raccontarci le emozioni di questa nuova edizione che prenderà il via il 2 luglio, per proseguire sino a domenica 14 e poi ancora dal 16 al 28: «Circa cinquecento ragazzi arriveranno da tutto il mondo, insieme ai loro insegnanti, proprio qui ad Acqui, sotto la guida del direttore artistico Misha Quint – anticipa Gallizzi – Si tratta di una manifestazione di carattere classico di grande qualità e respiro dal punto di vista artistico, musicale, umano e turistico, quest’ultimo aspetto è molto importante perché accogliere InterHarmony significa accogliere tanti visitatori. Rappresenta per noi un fiore all’occhiello e siamo grati di accogliere tutta questa bellezza che permette fra l’altro di far conoscere Acqui a tantissime persone».
Una rassegna amatissima
La musica classica rappresenta spesso il culmine della creatività umana e della maestria tecnica. Le complesse strutture formali, l’uso sofisticato dell’armonia e le abilità esecutive richieste ai musicisti contribuiscono a una percezione di raffinatezza ed eccellenza artistica, tanto da aver influenzato profondamente molti generi musicali contemporanei: elementi della musica classica si ritrovano nel jazz, nel rock, nella musica pop e persino nella musica elettronica. «Tutta la città sarà a suo modo protagonista perché saranno tanti i luoghi all’interno dei quali i musicisti si esibiranno dal vivo – prosegue l’assessore – Dalla chiesa dell’Addolorata, alla chiesa Santo Spirito, passando per il Castello dei Paleologi, agli istituti scolastici, un pieno coinvolgimento di tutto il territorio».
InterHarmony rappresenta inoltre una solida opportunità per gli studenti di musica, che avranno qui l’occasione di esibirsi dal vivo e di fronte a un pubblico inedito. Tutte le informazioni e la storia del festival sono disponibili sul sito ufficiale www.interharmony.com.