Roso su Rapetti: “Valuti passo indietro”. Il Pd chiede chiarezza
La consigliera di opposizione e il circolo 'dem' fanno appello al sindaco: "Ci vuole responsabilità. Così si danneggia l'immagine della città"
ACQUI TERME – L’episodio che nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 maggio ha visto coinvolto il sindaco di Acqui Danilo Rapetti, sia tra i semplici cittadini che tra le varie parti politiche sta inevitabilmente suscitando reazioni di vario genere.
Nelle ultime ore sono stati diramati agli organi di stampa i comunicati da una parte della consigliera comunale di minoranza Franca Roso – pure in corsa con Forza Italia per un posto in Regione – e dall’altra del circolo cittadino del Partito Democratico.
Roso: “Non si può far finta di niente”
«Lungi da me sindacare la sfera personale del sindaco Danilo Rapetti, rispettosa della vita privata di chiunque», scrive in una nota Franca Roso. «Sono al contempo fiduciosa che le forze dell’ordine riescano a delineare compiutamente la vicenda e tutelare la privacy delle persone coinvolte con la consueta serietà e professionalità. Se però il diretto interessato condivide con la comunità il proprio punto di vista sulle circostanze e fa di tutto affinché il caso diventi pubblico, diviene inevitabile che gli altri soggetti intervengano (al di là del pettegolezzo che inevitabilmente viene alimentato)».
La consigliera di opposizione chiede al sindaco di valutare l’opportunità «di fare un passo indietro. Ritengo che amministrare una città, proprio per la fiducia data dai cittadini-elettori, comporti un carico di responsabilità, in primis il dovere della specchiata visibilità. Certi contesti “torbidi” – continua Franca Roso – mormorati nei bar o peggio finiti sui giornali, se coinvolgono il vertice del Comune, danneggiano l’immagine della città e influenzano negativamente la normale funzione direttiva, coordinativa e programmatica a questi assegnata nell’ambito dell’attività amministrativa».
La capogruppo in Comune di Forza Italia fa un appello anche alla stessa Giunta e ai consiglieri di maggioranza, «che credo debbano riflettere sugli effetti, anche politici, delle vicende ormai note, prendere una posizione definita e riferire ai cittadini sulle difficoltà eventualmente incontrate nell’azione di governo. Sarebbe un apprezzato gesto di responsabilità; non si può sempre far finta di niente». «Chiedo una risposta tempestiva – aggiunge Roso – per il bene della comunità; gli Acquesi non meritano di galleggiare in questo stallo imbarazzante. E’ una questione di rispetto nei confronti di tutti gli Acquesi».
“Di fronte ai cittadini serve responsabilità”
Il circolo del Pd chiede chiarezza dalle stanze di Palazzo Levi, anche per rispondere a una situazione «di diffuso disagio. Se la vicenda che ha interessato il primo cittadino di Acqui nei giorni scorsi avesse riguardato un sindaco del centro sinistra – scrivono dal circolo ‘Raffaello Salvatore’ – sarebbe già salita agli onori della cronaca nazionale con relativa campagna di discredito dei giornali vicini alla destra».
«Coerentemente alla nostra cultura – continuano i ‘dem’ – ribadiamo che non ci interessano le libere scelte nella vita privata delle persone, ma crediamo che i cittadini abbiano il diritto ad esigere chiarezza, onestà, responsabilità, ruolo che la buona politica deve necessariamente assumersi nei momenti di difficoltà ponderando toni e azioni, distinguendosi dal mero chiacchiericcio, dal sentito dire, dai pregiudizi e quant’altro».
Chiarezza e responsabilità, sono le “linee guida” a cui il Pd acquese richiama l’amministrazione comunale: «La nostra responsabilità è quella di proseguire nel merito prettamente politico ed etico tutti i temi evitando attacchi strumentali e personali. Sindaco e maggioranza dovranno assumersi le proprie responsabilità di fronte alla città nel massimo della trasparenza perché come ci ricorda la nostra Costituzione gli incarichi pubblici vanno adempiuti con “disciplina e onore”».