Erba alta alle Terme: “Convenzione sugli sfalci da ridiscutere”
Il Comune ha già effettuato i tagli di sua competenza, l'azienda dovrebbe farlo la prossima settimana
ACQUI TERME – Ci risiamo. Non è la prima volta, infatti, che sulle pagine social acquesi si levano lamentele e appelli rivolti all’amministrazione comunale per lo stato di incuria dell’area verde alle Antiche Terme.
Premessa: forse non tutti in città sanno che a suo tempo tra la precedente amministrazione Lucchini e Terme di Acqui Spa fu stipulata una convenzione per definire la suddivisione delle competenze manutentive del manto erboso e delle aiuole nei pressi dei vari stabilimenti di proprietà della famiglia Pater.
A oggi, infatti, per i lotti a prato limitrofi a viale Micheli il taglio dell’erba spetta al Comune, mentre nella zona compresa tra lo stabilimento Regina, la Spa e le Terme Militari la manutenzione è di competenza dell’azienda.
Nei giorni scorsi, da parte sua, il Comune ha provveduto allo sfalcio nelle aree verdi che gli competono.
«Interverranno a breve»
«Prima di tutto credo sia giusto sottolineare – osserva Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – che a causa delle frequenti piogge degli ultimi tre mesi quest’anno la ditta incaricata è intervenuta tre volte di più rispetto allo stesso periodo del 2023 per il taglio dell’erba in città. Gli operai, d’altronde, si muovono secondo uno schema ben preciso dettato dagli uffici tecnici del Comune. Quindi è normale che certe zone possano rimanere indietro rispetto ad altre». E per i lotti di competenza delle Terme? «Nei giorni scorsi ho avuto modo di confrontarmi con la dottoressa Catani (amministratrice unica di Terme di Acqui Spa, ndr), la quale – spiega Lelli – mi ha garantito che i lavori sono già stati assegnati a una ditta specializzata e che gli interventi di sfalcio dovrebbero prendere il via la prossima settimana».
«Accordo in scadenza»
Una situazione, quella che riguarda la suddivisione della cura del verde alle Antiche Terme, che negli ultimi anni è stata spesso causa di malumori tra quei (tanti) cittadini che vorrebbero vedere almeno l’area verde attigua agli stabilimenti (chiusi) termali in uno stato decoroso.
«Penso che sia giunto quantomeno il momento di ridiscutere i termini della convenzione tra Terme e il Comune di Acqui. Un accordo – sottolinea il vice sindaco – tra l’altro in scadenza a fine anno. Certamente dovrà essere una soluzione gradita ad ambo le parti. A ogni modo, credo che la priorità debba essere una migliore operatività manutentiva delle aree verdi presenti nell’area degli stabilimenti termali».