Alla casermetta ‘Bainsizza’ il nuovo Palazzo della Cultura
L'intenzione è quella di trasformare l'antico edificio militare in una fondazione museale intitolata a Fortunato Massucco e Aurelio Repetto
ACQUI TERME – «Nel giro di due anni Acqui avrà il suo Palazzo della Cultura». L’annuncio è giunto dal sindaco Danilo Rapetti in occasione dell’inaugurazione della mostra antologica su Bruno Munari a Palazzo Robellini.
Grazie ai 2 milioni di euro ottenuti da Pnrr, infatti, l’amministrazione comunale procederà alla ristrutturazione della casermetta Bainsizza. Opera per cui l’ex Giunta Lucchini aveva ottenuto il cospicuo finanziamento con un progetto presentato a febbraio 2022. Prospetto, però, poi rivisto e modificato dall’attuale Giunta in quanto ritenuto «troppo dispendioso».
“Il ‘Saracco’? Operazione troppo complicata”
Tra le ipotesi avanzate negli ultimi anni anche quella che avrebbe voluto gli spazi del Liceo Classico ‘Saracco’ quale nuova sede del nuovo centro culturale. «Tale soluzione, però, non sarebbe certamente agevole – sottolinea Rapetti – perché pensare a una dislocazione della scuola richiederebbe tempi e procedure davvero molto lunghi. Bisognerebbe costruire un nuovo edificio. Insomma, le criticità sarebbero davvero troppe in questo momento. Nello stesso tempo, invece, la casermetta Bainsizza presenta le caratteristiche ideali per questo tipo di progettualità».
L’intenzione è quella di trasformare l’antico edificio militare di piazza Facelli in una fondazione museale intitolata a Fortunato Massucco e Aurelio Repetto (scomparso lo scorso gennaio), noti galleristi acquesi ideatori dell’antologica e fondatori della ‘Bottega d’arte’. «Le opere che andranno a far parte del museo – aggiunge il sindaco – potranno essere frutto di donazioni o prestiti di lunga durata».