Terme: slitta a fine mese l’approvazione del bilancio
Rapetti: "Comune intenzionato a rinunciare al recesso delle quote, ma abbiamo anche bisogno di segnali concreti"
ACQUI TERME – Era in programma lo scorso 30 aprile l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2023 di Terme di Acqui Spa. La seduta, tuttavia, è stata rinviata a fine maggio.
Riunione alla quale potrebbe partecipare anche il Comune di Acqui, che nei mesi scorsi, per voce del sindaco Danilo Rapetti, ha annunciato la volontà di mantenere il proprio ruolo di socio di minoranza e, quindi, anche il proprio 15,7% di quote societarie.
Lo scorso febbraio Anna Catani è stata nominata amministratore unico di Terme di Acqui, ma in occasione della prossima assemblea si dovrà discutere anche di un’eventuale modifica dell’organo amministrativo. Passaggio che potrebbe significare la reintroduzione di un Consiglio di amministrazione che possa comprendere anche il Comune di Acqui. Un’ipotesi, però, al momento tutt’altro che certa. Anche perché tale scenario è legato a doppio a una serie di variabili che trovano origine dalla prossima scadenza delle concessioni sulle acque termali nel biennio 2025-2026, di cui finora l’azienda ha avuto il monopolio. ‘Terme’ si aspetta garanzie; da parte sua, però, il Comune attende segnali concreti per il rilancio degli stabilimenti oggi chiusi.
«Siamo senz’altro interessati a far parte dell’eventuale nuovo Cda – dichiara il sindaco Rapetti – e contestualmente rinunciare al recesso delle quote. Ciò che chiediamo alla Terme, però, è di darci tempi certi per quanto riguarda gli investimenti sul Grand Hotel Nuove Terme e sulla Spa. Capisco, invece, che il discorso piscina monumentale possa essere al momento più complicato. A ogni modo continuiamo a seguire le questione molto da vicino, vedremo quali saranno i prossimi sviluppi».