Spettacolo in rosa, il Giro conquista Acqui
Città invasa dalle 8, folla alla partenza, anche sui balconi. Anche Moser al villaggio tappa: "Pogacar favorito, si corre per il secondo posto"
ACQUI – Quasi settant’anni di attesa, ma ne è valsa la pena.
Perché una giornata come oggi Acqui la ricorderà a lungo, con un percorso di avvicinamento, fatto di eventi, che ha saputo unire storia (del ciclismo), territorio, eccellenze enogastronomiche.
Dalle 8 affollata l’area in piazza Italia, attorno al palco firme, dove sono saliti anche gli alunni della 3B premiati per il loro Tg immaginario realizzato per Bicinews24, emittente della città di Biciopoli. E poi la banda, il gruppo dei pedalatori della Guardia di Finanza, che da Acqui ha poi raggiunto Castellania Coppi, il corpo di ballo del Giro.
Ad attendere le squadre anche Francesco Moser, che si è sbilanciato. “Il vincitore c’è già anche se siamo solo agli inizi, ed è Tadej Pogacar. La lotta è per il secondo posto”.
Pogacar, premiato dal Comune insieme a Filippo Ganna, ha cercato di smorzare i toni. “Al Giro nulla è deciso, ci sono tappe in cui prendere anche 5 minuti”.
Alle 12.30 il via, da corso Italia, in prima fila la maglia rosa, folla ai bordi della strada, di tutte le età, tifo e sorrisi, bandiere di tante nazioni.
L’arrivo ad Andora intorno alle 17.30