“Locali in comodato gratuito a Siae? Per evitare disservizio”
I consiglieri De Lorenzi e Trentini chiedono spiegazioni: "Il dirigente ha dato parere contrario". Il sindaco: "Necessità amministrative. E il servizio si sarebbe interrotto"
ACQUI TERME – «Come mai il Comune ha concesso gli uffici dell’ex Kaimano in comodato d’uso gratuito a un lavoratore autonomo? E come mai il contratto è stato ratificato nonostante il parere contrario del dirigente?».
Sono gli interrogativi che i consiglieri di minoranza Carlo De Lorenzi ed Elena Trentini rivolgono al Comune in merito a una delibera del 1° marzo con cui viene stipulata la bozza di contratto con la nuova mandataria della Siae. Tempistiche quantomeno anomale, sostengono dall’opposizione: «Il 29 febbraio viene protocollata la richiesta per avere disponibilità dei locali. Il 1° marzo (e son passate poche ore) i locali vengono occupati». Con quali autorizzazioni, domandano De Lorenzi e Trentini, «visto che la Giunta ha approvato solo il 7 marzo la concessione in comodato gratuito (con bollette e servizi vari a forfait non predeterminati) fino al 31 dicembre. Perché questo trattamento abbastanza particolare da parte del Comune, oltretutto contro il parere del dirigente contabile?».
“Dovevamo evitare un disservizio ai cittadini”
Alle interpellanze dei due consiglieri di minoranza giunge la replica del sindaco Danilo Rapetti: «C’è stato un repentino avvicendamento al vertice della Siae acquese. La sede precedente era privata, affittata dal precedente mandatario. La funzione pubblica della Siae è molto rilevante, quindi per evitare l’interruzione di un servizio che, se pur esercitato da una società privata rimane comunque di natura pubblica, abbiamo deciso di verificare la disponibilità di qualche locale nella sede che era già stata degli uffici socio-assistenziali».
Ma come mai si è deciso di procedere nonostante il parere negativo del dirigente? «In alcuni casi – risponde Rapetti – il parere del dirigente può essere “superato” da quelle che sono le necessità amministrative, e quindi dalla firma del segretario generale. Tra l’altro non c’è alcun impegno economico da parte del Comune. Dal punto di vista della regolarità, quindi, non ci sono problemi. Il dirigente ha fatto bene a esprimere ciò che per lui era opportuno esprimere, ma da sindaco non potevo lasciare scoperto un servizio molto utile a tutta la città».