Acqui, all’asta l’ex Tribunale: deserti i primi due tentativi
In vendita l’ultimo lotto (il più grande) dell’antico fabbricato di via Saracco. Una superficie di oltre 900 metri quadrati, prezzo base 119mila euro
ACQUI TERME – Il prossimo sarà il terzo tentativo.
Sono già due, infatti, le aste andate deserte per la vendita del lotto 1 dell’ex Palazzo del Tribunale di Acqui Terme (ricollocato nei primi anni Duemila in salita San Guido e poi soppresso definitivamente qualche anno dopo), l’antico edificio di via Saracco che si staglia alla destra di chi arriva da corso Italia, a una manciata di passi dalla Bollente.
Un caseggiato dal fascino austero ed elegante che nel 2010 fu anche set delle riprese de ‘Il gioiellino’, film di Andrea Molaioli con Toni Servillo attore protagonista in cui veniva raccontato in versione romanzata il ‘crac’ della Parmalat.
L’intero palazzo faceva parte del patrimonio immobiliare di Avim, la società costituita nel 2008 dall’allora (e attuale) primo cittadino Danilo Rapetti per la valorizzazione degli immobili comunali e la cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla loro dismissione. Società, come noto, poi dichiarata fallita a gennaio 2021 quando a Palazzo Levi sedeva l’ex sindaco Lorenzo Lucchini.
Locali su due piani
L’ex Tribunale è da tempo sotto la gestione del curatore fallimentare di Avim. Tramite procedura d’asta è stata messa in vendita la parte di fabbricato (lotto 1) che comprende i locali “a uso ufficio e servizi sviluppati su due piani, sottotetto e cantina”. In totale, una superficie calpestabile di quasi 940 metri quadrati. Prezzo base, poco più di 119mila euro, con offerta minima a 89mila euro. Nella gara precedente – chiusa lo scorso febbraio – il prezzo base era stato fissato a 159mila euro. Per il tentativo numero tre, “via alle offerte” il prossimo 4 giugno (a partire dalle 10), con rilancio minimo di 1.500 euro.
Già venduti due dei tre lotti che rientrano nella suddivisione di tutto il complesso in cui aveva sede l’ex Tribunale acquese. Il lotto due comprendeva i locali che si affacciano su corso Italia sopra l’ex Procura, il lotto tre, invece, la porzione di fabbricato che si affaccia sui cortili nel retro del palazzo.
Ora una pizzeria-ristorante
Una limitata porzione di fabbricato, in realtà, era già stata alienata dalla seconda amministrazione Rapetti proprio nell’ambito delle cessioni immobiliari portate a termine tramite Avim (la società è stata messa in liquidazione nel 2014). Più precisamente, la vendita aveva riguardato gli spazi in cui una volta avevano sede gli uffici dei Giudici di Pace, al pian terreno dell’ex Tribunale, dove oggi è attiva la pizzeria-ristorante all’angolo tra via Saracco e piazza della Bollente.