Negrini si arrende a Belluno. Fuori dai playoff
I veneti dominano, 3/0. Ora subito al lavoro per la prossima stagione: cambieranno molti interpreto
BELLUNO – Il primo storico campionato di A3 di Negrini La Bollente Cte finisce a Belluno. Dove i ‘rinoceronti’ concedono davvero poco ed è una fatica enorme, per i termali, mettere a terra punti vincenti. Un 3/0 netto (25/19, 25/13, 25/17), che manda la formazione di casa, seconda nella regular season, al secondo turno degli spareggi.
Il 2/3 a Valenza, sei giorni fa, che aveva illuso su un possibile equilibrio anche in gara2. E, invece, è una prova di forza dei veneti. Per Acqui aver conquistato gli spareggi, da matricola, è, comunque, un buon traguardo. Una base di partenza per il futuro, sul quale il ds Stefano Negrini ha idee chiare.
La sensazione è che molti interpreti cambieranno: la compattezza del gruppo, valore aggiunto per la promozione un anno fa, non è stata così evidente, anzi. Anche questo orienterà la scelte della dirigenza.
Dall’equilibrio alla resa
Nel primo set illude il break di Perassolo, che tiene in gioco gli acquesi, ma il controbreak dei padroni di casa lancia l’allungo, primo matchball annullato sul 24/18, ma un errore al servizio di Graziani consegna il primo parziale, 25/19, in cui muro, ricezione e contrattacco sono le armi dei veneti.
Non cambia la musica nel secondo set: Acqui riesce a restare in gioco fino al 3/3 e poi Belluno se ne va di autorità, 11/5 quando Negro chiama timeout per cercare di rimettere ordine. Due punti in fila, ma la striscia è breve, 13/7. I locali allungano ancora, due primi tempi per il+8, 18/10. E con l’ace di Schiro doppiano i termali, 20/10. Negro cambia tutta la linea, ma senza esito alcuno. Anzi, creando confusione e togliendo le già poche certezze.
Deficitari tutti i fondamentali, muri aperti che facilitano la chiusura dei punti. Ben diversa la situazione dall’altra parte, dove la collezione di muri vincenti (su Graziani) vale il 23/11. Come se la luce si fosse già spenta dalla parte di Acqui. Il primo tempo di Antonaci consegna setball a raffica, 24/12. Cester annulla il primo, ma sul secondo un altro errore in battuta dà il 25/13.
Fondamentali fragili
Gara ormai compromessa: per passare il turno servirebbe vincere tre parziali e il golden set, ma la prestazione del secondo trasmette un messaggio non certo incoraggiante.
Anche nel terzo Belluno gioca a livello molto alto e prova a staccarsi, 7/4 e 8/5. Acqui cerca di non perdere troppo contatto, m Bisi , Schiro e Antonaci bombardano. Con Graziani al servizio, però, un break di 3/0 per il momentaneo pareggio (9/9). Si resta, comunque, ‘incollati’. Ma con Mozzato alla battuta Belluno dà uno strappo al match, 17/12.
A nulla serve il timeout di Negro, 18/12, l’attacco di Cester da seconda linea sbatte su un muro a 3, Piccola fiammata acquese, 2/0 (20/15), ma la luce si spegne di nuovo: non c’è più partita, 22/15. Sul servizio lungo di Graziani è 23/16. Invasione del muro acquese per otto matchball, 24/16. Perassolo è l’ultimo ad arrendersi. Ma un altro sbaglio in battuta vale il 25/17.