Acqui riparte, ValenzanaMado cade e si fa male
Ora termali e orafi appaiati a 45 punti, a quattro lunghezze dalla vetta
ACQUI – Acqui scala la classifica, ValenzanaMado fa come il gambero. Si ritrovano, insieme, al terzo posto dell’Eccellenza, a quota 45, 4 punti dal primo gradino, occupato dal Saluzzo, che pareggia a Cuneo, ma con il morale ben diverso, la squadra di Camussi rigenerata, quella di Pellegrini che non riesce a uscire dal loop negativo pre lunga sosta.
E chi sta meglio di tutti è il Fossano di Alberto Merlo, che cala il poker a Carmagnola e, ora, è a un solo punto dalla vetta.
Acqui ci pensa Piana
Alla ripartenza del campionato di Eccellenza sono i termali a ritrovare il successo, nel ‘quasi derby’ con la Luese Cristo, che di alessandrino ha nulla, eppure risulta squadra del comitato provinciale, fra i tanti nonsensi del calcio.
Decide Mattia Piana, attaccante che, all’appuntamento che conta, mette la sua firma, anche se la condizione non è al massimo dopo un problema fisico. Non è il solo con qualche acciacco: Lanfranco entra nella parte finale per dare il cambio a Baldizzone che, fin quando regge, è uno dei migliori, ma dopo il lungo stop non ha ancora i 90′. E Mocerino resta in panca: formazione rimaneggiata, anche per le assenze di Costa Pisani e Guazzo, per lui lungo stop.
La rete da tre punti nasce da una grande giocata di Bollino, che si fa 40 metri, converge, salta il portiere e poi tocca all’indietro per Piana, che da pochi metri realizza. L’opportunità migliore per raddoppiare è al 41′, Innocenti costruisce e poi serve, dalla linea di fondo, Biglia che, tutto solo, cerca l gol di tacco alla Bettega, ma manca la deviazione. Per gli ospiti l’unica occasione è al 38′ con Anania, Tamburelli respinge di piede.
Poco nella ripresa, nella seconda metà ospiti più aggressivi, ma senza mai impensierire davvero i padroni di casa.
ValenzanaMado, che succede?
Sembrava che la sosta avesse giovato alla ValenzanaMado, per di più con due elementi protagonisti del trionfo del Piemonte al Trofeo delle Regioni Under 19. E, invece, gli orafi continuano ad andare al passo dei gamberi, cioè all’indietro, tre soli punti nelle ultime quattro gare, e la corsa al primo posto tutta in salita.
Contro la Pro Villafranca affamata di punti per stare fuori dalle zone calde, non basta Andriolo: finisce 1-2, le punte non pervenute, a fine partita lungo summit in segreteria della dirigenza, per capire come costruirsi ancora chance per salire.