Locci (FdI) attacca su Amag Ambiente: “Perché bando revocato?”
"Gli alessandrini meritano trasparenza. Non è accettabile che la selezione del personale non abbia i requisiti minimi di pubblicità"
ALESSANDRIA – Il capogruppo di FdI a Palazzo Rosso, Emanuele Locci, ha presentato un’interpellanza al sindaco di Alessandria. Obiettivo, chiarire i motivi che hanno portato alla revoca di un bando per il reclutamento del personale in Amag Ambiente a quasi due mesi dalla sua chiusura. Per poi pubblicarne uno nuovo la cui durata non rispetta i tempi minimi previsti dal Regolamento delle assunzioni.
“Amag Ambiente ha pubblicato tra il 13/12/2023 e il 14/1/2024 un avviso di selezione pubblica per 3 posti da operatore addetto alle attività di spazzamento e/o raccolta, per un totale di 32 giorni di pubblicazione – spiega Locci -. Revocato 50 giorni dopo la chiusura, in data 5/3/2024, contestualmente a un nuovo avviso di selezione pubblica con scadenza 20/3/2024, per un totale di 15 giorni di pubblicazione. Il Regolamento per le assunzioni, all’art. 4 comma 2, prevede però che l’avviso di reclutamento del personale debba essere pubblicato sul sito internet dell’azienda per almeno 30 giorni“.
Locci: “Serve trasparenza”
Locci chiarisce che “ho interpellato il sindaco per sapere se era a conoscenza dei fatti e li condivideva. Se corrisponde al vero il fatto che il bando regolare è stato revocato dopo lungo tempo e riaperto per un periodo molto breve. Al fine di facilitare il reclutamento di personale raccomandato, ostacolando la possibilità di partecipazione a persone più qualificate che renderebbero difficile la scelta discrezionale del nuovo personale. E quali iniziative intende prendere l’Amministrazione per garantire che anche nelle aziende del Gruppo Amag siano garantite la pubblicità, la trasparenza e l’oggettiva selezione nel pubblico interesse nelle procedure di reclutamento del personale”.
“Gli alessandrini – conclude – meritano trasparenza. Non è accettabile che la selezione del personale non abbia i requisiti minimi di pubblicità e trasparenza. La città non è cosa loro, ma di tutti i cittadini. E le selezioni vanno fatte nel pubblico interesse e non nell’interesse del sindaco e degli amministratori che lui ha scelto alla guida delle aziende pubbliche”.