Ex PalaFeste, si parte? Un milione dalla Regione per il recupero
Il Comune di Acqui ha ottenuto il finanziamento della Regione per la riqualificazione dell’ex area fiere. «Primo passo per un’opera ben più corposa»
ACQUI TERME – Un contributo di un milione di euro per la riqualificazione dell’ex PalaFeste. L’accordo di programma tra la Regione e il Comune di Acqui Terme è stato firmato la scorsa settimana a Torino dal governatore Alberto Cirio e il sindaco Danilo Rapetti. All’incontro era presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa.
Un finanziamento a cui l’amministrazione acquese ha avuto accesso grazie al corposo progetto elaborato per il bando regionale “Opere pubbliche di sviluppo locale degli anni 2023-2025”.
Una struttura polifunzionale
«L’obiettivo della nostra amministrazione è ambizioso», spiega Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, «e riguarda il recupero dell’intera area compresa tra l’ex Kaimano e la Biblioteca Civica. Ovviamente per il recupero complessivo degli stabilimenti e del sito archeologico di via Ferraris (dove una volta sorgeva il PalaOrto, ndr) sono necessari finanziamenti ingenti. Per il reperimento di fondi regionali o ministeriali, quindi, abbiamo deciso di procedere “a lotti”».
Al milione di euro ottenuto dalla Regione andranno ad aggiungersi i 450mila euro investiti dal Comune, un “tesoretto” destinato ai lavori di restauro dell’ex PalaFeste, lo stabilimento limitrofo alla Biblioteca oggi adibito a magazzino dell’Economato ma fino ad alcuni anni fa sede di importanti eventi, tra cui ‘Acqui & Sapori’, la ‘Cisrò’ della Pro Loco, la mostra antologica di pittura oltre a vari concerti e fiere.
«Ringrazio la Regione – dichiara il sindaco Rapetti – per questo intervento di assoluta importanza. È nostra intenzione riportare l’ex PalaFeste al suo utilizzo originario. Una struttura che sarà polifunzionale e a disposizione della comunità. Una sorta di “via di mezzo” tra l’attuale Centro Congressi e la sala conferenze dell’ex Kaimano. Questo è solo il primo lotto di interventi che intendiamo portare a termine. Stiamo lavorando, infatti, al recupero di tutto il sito archeologico dell’ex PalaOrto, dove vorremmo creare un’importante polo museale».
Un’opera di riqualificazione molto più ampia, quindi, che per l’area archeologica prevede percorsi pedonali rialzati e cartelli informativi, oltre a una copertura a protezione dei reperti (foto in basso). «Tutta l’area risulterà valorizzata – aggiunge Rapetti – con notevoli benefici per Acqui e i suoi turisti. Crediamo che questo sia il modo giusto per investire fondi pubblici». I magazzini dell’Economato saranno poi accorpati e trasferiti altrove.
«Per la città e i turisti»
Soddisfazione anche da parte della Regione: «È un progetto molto importante per Acqui e il suo territorio», sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Protopapa. «Questo complesso storico verrà restituito alla comunità e ai turisti, che avranno così a disposizione un altro bene di grande valore da vivere e apprezzare».
Per dare seguito a questo primo ‘step’ il Comune dovrà però attingere a ulteriori e più sostanziosi contributi. L’intenzione del sindaco è anche quella di interloquire direttamente con il Ministero della Cultura per provare a reperire nuovi fondi. «Il progetto – osserva il vice sindaco Lelli – è senza dubbio molto importante anche in termini economici. Ci auguriamo possa attirare l’interesse di fondazioni o enti che operano nel settore del patrimonio culturale e che possano di conseguenza contribuire alla sua completa realizzazione».