Polentonissimo: tanta gente in paese nonostante il meteo
La pioggia è caduta fino a ora di pranzo, poi è spuntato il sole e la festa in forma ridotta ha comunque soddisfatto le aspettative. Presente anche il governatore Cirio
MONASTERO BORMIDA – Nonostante la pioggia caduta fino a ora di pranzo su Monastero Bormida, un’edizione in formato ridotto quella del Polentonissimo 2024 che ha comunque portato in paese parecchia gente.
A farla da padrona, come da tradizione, la gastronomia di Langa con la fumante polenta (circa 10 quintali!) scodellata sull’enorme tagliere in legno dopo ore di lenta cottura, accompagnata da salsiccia e frittata di cipolle, ma anche il folclore e il recupero dei saperi di un tempo, con un “assaggio” della rassegna degli antichi mestieri (grazie ai “temerari” amici del Dusio d’Oro e di Val di Treu) e la musica popolare degli instancabili suonatori “Cui da ribote”.
Un pomeriggio di festa
Il ‘Polentonissimo’ è stato scodellato alle 16, all’arrivo della maestosa sfilata storica rievocante il primo polentone. La sfilata si presenta come una serie di quadri viventi che illustrano l’evoluzione di Monastero Bormida nei secoli: dall’epoca dei monaci di Santa Giulia e delle monache di San Benedetto (secoli XII-XIV) all’avvento della famiglia Del Carretto e poi Della Rovere (secoli XV-XVI), a cui si deve l’istituzione della festa del Polentone. Non sono mancati, ovviamente, i popolani, che hanno rievocato il primo polentone del 1573. Il tradizionale assaggio della polenta è toccato come sempre al Marchese del Carretto che, affiancato dall’abate Alberto Guttuario, ha letto l’editto con cui si è dichiarato il Polentone cotto a puntino e pronto per essere degustato.
In piazza Castello, comunque gremita, non sono mancate occasioni di svago e di festa: gli stand dei prodotti tipici del territorio, il banco di beneficenza, le postazioni dell’Oftal (uova di Pasqua) e dei sommelier Fisar, che hanno proposto in degustazione i migliori vini della zona, le mostre d’arte (nei sotterranei del castello) dei pittori Sergio Venturini, Francesco Guglieri, Nives Novembre, Paola Pignatelli, Dalia Gaviglio, Enza Perletto e Paola Becchino, e la esposizione di fotografie di paesaggio di Manuel Cazzola, sotto i portici esterni.
Anche il concorso di pittura sfidando la pioggia
Il VI concorso di pittura estemporanea – “Scorci del Polentonissimo” il tema – ha raggruppato in Piazza Castello una decina di coraggiosi artisti, che dal mattino sfidando la pioggia immortalato gli angoli più belli del paese. I tre lavori premiati sono stati donati al Comune che li esporrà nelle sale del castello medioevale.
Dal mulino storico, sede della “Casa delle Sementi”, giornata dedicata allo scambio di semi, alla visita agli antichi macchinari, alla valorizzazione delle produzioni contadine e delle varietà tipiche e tradizionali del territorio, con un grande successo di pubblico per una iniziativa che sta diventando sempre più un progetto di sviluppo sostenibile dell’agricoltura locale.
“Appuntamento al 2025”
«La Pro Loco, il Comune e tutti gli organizzatori – fa sapere il sindaco Gallareto – desiderano ringraziare di cuore quanti hanno contribuito alla bella riuscita della manifestazione, le autorità presenti, tra cui anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio (foto sotto, ndr), i figuranti della sfilata, gli impareggiabili cuochi, la Protezione Civile, la C.R.I., le associazioni del paese e tutti i volontari che hanno dato una mano e che sono la vera forza di queste feste popolari di grande presa sul pubblico. L’appuntamento per tutti è al Polentonissimo 2025!».