“Festività deludenti, ma c’è fiducia per gli eventi in arrivo”
Il bilancio della presidente di Confersercenti Acqui sulle festività natalizie: "Poca gente in giro, ma il 2024 offre opportunità". Meglio è andata agli ambulanti...
ACQUI TERME – «Le festività natalizie? Diciamo che non sono state certo entusiasmanti. Tutt’altro…».
A parlare è Roberta Rapetti, presidente di Confesercenti Acqui Terme, che nelle ultime settimane ha avuto modo di confrontarsi con i colleghi titolari di negozi e locali pubblici. «Purtroppo è uno specchio di ciò che sta accadendo su scala nazionale. Il “micro” è lo specchio del “marco”, ma qui ad Acqui è il calo del turismo a fare davvero la differenza».
“Bene i fondi dei Distretti Urbani”
Anche l’ultima edizione de ’Il Natale passa d’AcQui’, evidentemente, non ha sortito gli effetti sperati: «La manifestazione è stata organizzata molto bene, come l’anno scorso e forse anche con qualcosa in più. In giro, però, si è vista poca gente. Credo che tra le famiglie ci sia un po’ di scoraggiamento».
In città c’è bisogno di una nuova ventata di ottimismo e il 2024 in questo senso potrebbe essere l’anno buono. «Un’ottima notizia i fondi ricevuti nell’ambito dei finanziamenti per i Distretti Urbani del Commercio». Ad Acqui sono stati destinati quasi 300mila euro, «e all’80% si tratta di contributi a fondo perduto. Di recente, abbiamo avuto una riunione con il Comune e Confcommercio per iniziare a parlare della fase operativa».
Inoltre, quello in corso sarà l’anno di Acqui ’Città Europea del Vino’ e della partenza della quarta tappa del Giro d’Italia. «due importanti eventi che possono portare alla città un nuovo slancio». In attesa della riapertura delle Terme (prevista per il 15 aprile), «che quando sono attive la differenza si nota, eccome…».
“Ambulanti? Secondo le aspettative…”
Natale più clemente con gli ambulanti, «o quantomeno in linea con gli altri anni. Nulla di particolarmente esaltante, ma sentendo i pareri di altri colleghi direi che ha soddisfatto le aspettative», afferma Andrea Cantarella, da ventiquattro anni in corso Italia con il proprio banco di abbigliamento. «La situazione è migliorata anche da quando si è tornati alla tradizionale disposizione dei banchi tra piazza Italia, il corso e piazza san Francesco. Abbiamo raggiunto un compromesso con i commercianti di corso Italia, così da non risultare troppo invadenti per la visibilità delle loro vetrine».