Saldi “magri” in città: 20-30% in meno rispetto a un anno fa
Amarezza tra i commercianti acquesi: sconti al 50% in anticipo rispetto al 2023. C'è chi parla di un calo del fatturato anche del 50%
ACQUI TERME – Saldi invernali a dir poco tiepidi quelli che si stanno per concludere nella città termale. Sondando gli umori tra i commercianti acquesi emerge un clima di generale freddezza. A onor del vero, non che si nutrissero chissà quali aspettative.
«Per quanto ci riguarda – dicono i titolari del negozio di abbigliamento Federica B. in corso Italia – rispetto all’anno scorso stiamo registrando un calo all’incirca del 50%. Immaginavamo che i primi giorni sarebbero stati poco favorevoli considerato il ponte dell’Epifania. Tuttavia confidavamo in una certa ripresa nei weekend successivi, invece non è stato affatto così. Tutt’altro…».
“In giro c’è poca gente…”
La presidente di Confcommercio Acqui Sabrina Cerutti, proprietaria del punto vendita Compagne di scuola, lo aveva anticipato già qualche settimana fa: «Quest’anno i saldi saranno “magri” per tutti. Rispetto al 2023 ci sarà un evidente calo. In tanti dovremo anticipare i ribassi al 50%. Il nostro fatturato? Se confrontato con quello dello scorso è calato almeno del 20%».
Anche da Trendy sugli incassi il segno negativo è più o meno lo stesso, «e per quanto riguarda gli scontrini emessi anche qualcosa in più. Non siamo sorpresi perché semplicemente è una tendenza che si riflette a livello nazionale. Il potere di acquisto delle famiglie è diminuito, di conseguenza anche l’appeal dei saldi. Noi abbiamo ribassato già da giorni al 50%, ma la situazione non cambia. D’altronde arrivare al 70% sarebbe impensabile».
Un ‘trend’ che, dopotutto, è percepibile anche solo passeggiando per le vie del centro: «Se penso a un anno fa oggi c’è molta meno gente in giro», osserva la titolare di Lokita Milano, in via Garibaldi. «Nel nostro caso non possiamo dire che stia andando così male, ma di certo non c’è l’afflusso di clienti che abbiamo avuto nel 2023».