Act: “Su Terme monopolio di anni senza alcun investimento”
Massimo Antonucci, presidente dell'associazione che tutela i consumatori, replica alle dichiarazioni di Anna Catani, neo amministratore unico di Terme di Acqui Spa
,ACQUI TERME – «I segnali di apertura al confronto con gli enti pubblici sembrano una premessa positiva. Un po’meno le esternazioni sulle concessioni ventennali che, a dire della Catani, frenerebbero gli investimenti». Cosi Massimo Antonucci, presidente di Act Consumatori, commenta le recenti dichiarazioni di Anna Catani subito dopo la nomina a nuovo amministratore unico di Terme di Acqui Spa.
Ok al confronto per una strategia condivisa sulle modalità di rilancio del settore termale acquese. Allo stesso tempo, però, perplessità su possibili nuovi investimenti da parte dell’azienda considerata la prossima scadenza del monopolio sulle concessioni.
«Non ci sembra che in questi anni di incontrastato monopolio sia stato realizzato chissà quale piano industriale, con investimenti finalizzati al rilancio dell’asset. In verità – osserva Antonucci – ci si è limitati a chiudere gli stabilimenti, licenziare il personale e incassare l’obolo della Regione per garantire un minimo di aperture».
«No a rinnovi frettolosi»
Da parte del presidente di Act – lo scorso 29 gennaio a Torino da Alberto Cirio per parlare della possibile acquisizione dello stabilimento Regina da parte della Regione e della commissione d’inchiesta per fare luce sulla cessione delle Terme da FinPiemonte a Finsystems – anche un’esortazione a Provincia e Regione.
«Chiediamo che venga data la giusta importanza alle concessioni, resistendo alle tentazioni di rinnovi frettolosi e colpevoli sviste. Act e i cittadini si aspettano risposte dalla politica. I tempi sono maturi, le scadenze all’orizzonte. Si rispetti la parola data e non si lasci un settore così strategico in mano ai privati».