Nuovo pozzo entro l’estate? A Bistagno si valutano tre siti
Delle aree individuate, una in particolare sembra (per ora) la più idonea in cui realizzare l’impianto. «Sarà destinata agli agricoltori del territorio»
ACQUI TERME – La pratica sullo studio di fattibilità è stata recapitata a Roberto Vallegra la scorsa settimana. Ora non resta che stabilire quale dei tre siti individuati può essere il più idoneo per il nuovo pozzo a uso agricolo che il sindaco di Bistagno intende realizzare prima delle prossime Comunali dell’8 e 9 giugno.
«Uno o più pozzi con relativa vasca di accumulo garantirebbero un buon servizio a favore dei nostri agricoltori e di coloro che hanno l’orto ma non hanno disponibilità di acqua», sottolinea Vallegra. «Ora la pratica passerà alla Provincia per le autorizzazioni e le concessioni previste».
Con vasca di accumulo
Considerata la destinazione d’uso la nuova fonte d’approvvigionamento dovrà essere realizzata in un’area in grado di garantire determinate caratteristiche. «Abbiamo sondato tre terreni comunali – dichiara il sindaco – dove possiamo agire senza chiedere permessi a nessuno. Siti comodi per realizzare il pozzo con relativa vasca di accumulo e per l’accesso dei mezzi agricoli».
Al netto delle ultime e ancora più specifiche verifiche da parte dei geologi per quanto riguarda portata d’acqua e peculiarità del sottosuolo, allo stato attuale la scelta pare orientata su un terreno in particolare: «Parliamo di un’area facilmente accessibile e praticamente in paese. La falda non è ricchissima d’acqua, ma la risorsa idrica presente è comunque più che sufficiente». È qui che dovrebbe sorgere il nuovo pozzo, «non appena dalla Provincia giungeranno tutte le autorizzazioni per il via al cantiere».
L’auspicio del ‘primo’ bistagnese è che le prassi burocratiche non debbano tradursi in tempistiche eccessivamente lunghe, «anche perché noi potremmo essere pronti a metterci in moto già dopo Pasqua, così da terminare i lavori a inizio estate», osserva Vallegra.
Un’opera “strategica”
L’amministrazione comunale ha già stanziato 25mila euro per lo studio di settore e per la realizzazione dell’opera. «Per ora faremo un solo pozzo, ma lo faremo con tutte le accortezze del caso: vasca di accumulo, impianti di nuova generazione e area d’accesso con recinzione». Per regolamentare l’utilizzo dell’acqua il Comune stipulerà un’apposita convenzione con i coltivatori diretti del territorio, «ai quali verrà consegnata una chiave d’accesso. Qui in paese abbiamo numerose attività e aziende agricole, perciò poter contare su un accumulo di un ‘tot’ di metri cubi farà certamente una bella differenza, e darà un po’ di sollievo agli acquedotti nei periodi di siccità più critici».