Polizia Locale: calano sanzioni su strada, male sui rifiuti
La comandante Cimmino presenta i dati del 2023: "I costanti controlli portano a un maggior rispetto delle norme". Ma sull'abbandono dei rifiuti serve più educazione
ACQUI TERME – Come ogni anno la Polizia Locale di Acqui Terme rende noto il bilancio delle attività svolte negli ultimi 12 mesi.
Tra i dati che saltano subito all’occhio il sensibile calo delle sanzioni per violazioni al Codice della Strada, la cui somma passa dai quasi 480mila euro del 2022 ai 397mila del 2023. «Ciò a dimostrazione che i costanti controlli portano a sensibilizzare gli utenti a un maggior rispetto delle norme», sottolinea la Comandante Paola Cimmino.
I numeri del 2023
Scorrendo la lunga lista delle attività istituzionali della Polizia Locale acquese emerge quello che può essere definito un vero crollo dei verbali con autovelox, che passano dai ben 953 del 2022 ai soli 271 dell’anno appena trascorso. «Le infrazioni ai limiti di velocità sono diminuite sensibilmente grazie all’assiduo controllo con le apparecchiature in dotazione, che certamente continuerà per l’anno in corso con l’estensione a nuove località del territorio comunale».
Resta praticamente lo stesso il chilometraggio complessivo dei pattugliamenti effettuati, ovvero 84.200 Km (84.500 nel ’23). Pressoché invariato il numero di denunce/querele presentate dai cittadini, 102, a fronte delle 108 dell’anno prima. In aumento, invece, le violazioni per l’inosservanza del regolamento sulla raccolta rifiuti, da 115 a 161 (ben il 46% in più), per un importo totale di oltre 40mila euro, «questo a evidenziare che nonostante i ripetuti controlli – spiega Paola Cimmino – ancora troppi cittadini non osservano le regole della raccolta porta a porta, abbandonando rifiuti o violando altre norme del regolamento comunale».
Calano i sinistri stradali, da 36 a 24, «mentre i sequestri amministrativi sono praticamente gli stessi dell’anno precedente». Cresce il numero delle violazioni per omessa revisione dei veicoli, da 90 a 137, «mentre quelle per la mancanza di assicurazioni sono in linea con il precedente anno». Sono aumentati, invece, gli infortuni sul lavoro denunciati, che passano da 13 a 20.
«Quello esposto è un riepilogo parziale e non esaustivo di tutte le attività che la Polizia Locale italiana è chiamata a svolgere quotidianamente – osserva la comandante Cimmino – e spesso con numero di personale appena sufficiente, se non addirittura sotto organico e con operatori in età sempre più avanzata. Voglio quindi ringraziare tutte le associazioni locale che nel corso dell’anno hanno collaborato con la Polizia Locale».