De Lorenzi: «Egea-Mombarone, il gentlemen agreement non basta”
Il consigliere comunale del Pd: "Servono documenti scritti. Si tratta invece di corretto svolgimento dell’attività amministrativa"
ACQUI TERME – Il consigliere di minoranza Carlo De Lorenzi (Pd) torna sulla questione Egea-Mombarone, discussa a Palazzo Levi nel corso dell’ultimo Consiglio comunale del 2023.
Il piano economico per la gestione calore del centro sportivo presentato dall’azienda albese nell’estate del 2021 fino a oggi è rimasto in ‘stand by’ sulla base di un gentlemen agreement concordato con il Comune. Egea è in fase di crisi e la Giunta Rapetti ritiene il piano poco conveniente.
“Serve una decisione chiara”
«È chiaro – dichiara De Lorenzi – che una amministrazione pubblica non possa e non debba tenere fermo per un anno e mezzo un contratto di due milioni e mezzo di euro senza un documento scritto, una relazione dirigenziale, senza neanche uno scambio di lettere tra le parti che giustifichi tale inerzia». Per i capogruppo del Pd, in questo caso, un accordo tra gentiluomini non può bastare, «perché una città si amministra sulla base di atti scritti e motivati decisi dagli organi competenti. Il gentlemen agreement, per queste cifre, sarebbe una singolarità anche nelle vicende aziendali private, in cui al limite sono in gioco soldi dell’imprenditore, non quelli dei cittadini».
De Lorenzi chiede alla Giunta in carica maggiore chiarezza sul piano procedurale e burocratico: «Non si può derubricare la questione a un problema di rapporti tra forma e sostanza. Si tratta invece – continua il consigliere – di corretto svolgimento dell’attività amministrativa, che se mal gestita può portare a gravi conseguenze se non altro sul piano del possibile danno erariale. Non si può pensare al futuro di Mombarone senza prendere una decisione chiara su questo rapporto con Egea, di fatto ancora in piedi».