Ipotesi deposito nucleare a Trino? Le polemiche proseguono
Il Comitato TriNO – No al Deposito Unico Nazionale dei rifiuti radioattivi a Trino commenta l'imminente consiglio comunale aperto dedicato
TRINO – «Questa adunanza è un passo, ma non certamente ultimativo e tanto meno esaustivo della questione». Così Fausto Cognasso, a nome del comitato TriNO – No al Deposito Unico Nazionale dei rifiuti radioattivi a Trino, commenta il consiglio comunale aperto che verrà convocato entro il prossimo 11 gennaio sul tema del deposito nucleare.
La tesi del Comitato
Cognasso argomenta così la sua opinione: «Il Comitato resta convinto di alcune cose» spiega prima di elencare i punti
- che il Deposito Unico dei Rifiuti Radioattivi sia necessario per chiudere la stagione nucleare italiana, soprattutto quella del nucleare da produzione, ma deve essere costruito in un territorio idoneo;
- che i passi e le iniziative personali sin qui intraprese da Pane (non ci risulta che si sia mai mosso con il mandato formale della Giunta e del Consiglio) abbiano contribuito a destabilizzare il percorso CNAPI/CNAI, deresponsabilizzando i territori ritenuti idonei (innescando una sorta – ci si consenta – di “Effetto Pane”, esplicitato dal concetto: Perché noi? C’è Trino che lo vuole!); anche queste iniziative hanno reso possibile la modifica del DLgs 31 del 15/10/2010, con l’introduzione della Carta Nazionale delle Aree Autocandidate;
- che a Saluggia, in un sito NON IDONEO, sia detenuto l’80% della radioattività gli ambientalisti sono almeno 30 anni che lo dicono (da dopo l’alluvione del 1994)! Pane lo ha scoperto adesso perché gli fa gioco, qual è la sua alternativa? TRINO? Dalla CNAPI prima e dalla CNAI poi, è risultato – sempre e comunque – che Trino è un territorio NON IDONEO;
- che permettere ad enti e territori già definiti non idonei di presentare autocandidature, vuol dire sconfessare la validità scientifica degli studi e delle analisi territoriali effettuate da SoGIN S.p.A., approfondimenti che sono costati milioni e milioni di euro, pagati dagli Italiani con le loro bollette elettriche (attraverso i cosiddetti oneri di sistema).
I dubbi sulla formula dell’assemblea
«Tornando al cosiddetto consiglio comunale aperto, che è stato chiesto in una nostra riunione, esso era pensato come un’assemblea libera, nella quale qualsiasi cittadino (trinese o del territorio) potesse interloquire con il sindaco in merito a questa sua posizione, non una consultazione contingentata ad invito, due/tre a favore e due/tre contrari – prosegue la nota di Cognasso – Le parole di Pane in merito alla necessità di un confronto, a suo dire prematuro, con la popolazione «finché non ci sarà, se ci sarà, un’idoneità formale del territorio ad autocandidarsi […]. Quello è il momento in cui organizzeremo sicuramente occasioni di confronto con i trinesi per informarli in modo imparziale con l’aiuto di tecnici ed esperti», chiudono definitivamente un’ipotesi di confronto. Pane e la sua maggioranza vogliono prendere questa gravissima scelta in solitudine? “Benissimo”, anzi no, Male!!».
Già 500 adesioni al Comitato
Sono liberi di farlo, ma siamo molto preoccupati che una scelta che inciderà su questo territorio per centinaia d’anni e per decine di generazioni dopo la nostra, sia presa, senza sentire il bisogno morale di un confronto, un tempo si sarebbe detto democratico, con la popolazione del territorio (trinese e non). Tutto a seguito di un freddo e cinico pensiero, citiamo nuovamente Pane, «Non condividiamo che la scelta debba essere concertata con la cittadinanza [SIC!]: si discute, ma è il Consiglio a prendere le decisioni e assumersi le responsabilità». Il sindaco e la sua maggioranza vogliono farsi carico di votare questa secolare cambiale in solitudine? La legge glielo consente, ma non sempre ciò che è legale è eticamente e moralmente condivisibile. Noi continuiamo ad essere in disaccordo e continueremo ad informare la popolazione ed il territorio: a giudicare dai 500 cittadini che in pochi giorni, spontaneamente, si sono iscritti al Comitato, riteniamo di essere sufficientemente credibili.