Trino: consiglio comunale aperto sull’ipotesi deposito nucleare
Si terrà entro l'11 gennaio 2024. Nei prossimi giorni ulteriori dettagli
TRINO – Il Consiglio comunale di Trino ha approvato giovedì all’unanimità, nel corso dell’ultima seduta dell’anno, l’indizione su proposta della minoranza di una adunanza aperta sul tema del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi da tenersi entro l’11 gennaio 2024.
Secondo quanto previsto dall’articolo 19 del “Regolamento per le adunanze del Consiglio comunale”, all’adunanza aperta “possono essere invitati, con i Consiglieri comunali, Parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, delle circoscrizioni, di altri Comuni e delle forze sociali, politiche e sindacali, interessati ai temi da discutere”. Pertanto – secondo quanto concordato tra le forze di maggioranza e opposizione – le due parti, a favore e contro l’ipotesi dell’insediamento del deposito nel territorio comunale, stileranno a breve l’elenco degli interventi, mentre i cittadini che lo desiderano potranno assistere, come di consueto nei Consigli comunali, ma non intervenire.
Chi potrà dire la sua
I soggetti invitati a parlare – al massimo due o tre per parte, per una durata massima dell’adunanza fissata in un’ora – potranno portare «il loro contributo di opinioni e di conoscenze e precisare al Consiglio Comunale gli orientamenti delle parti sociali da loro rappresentate».
A questi interventi seguirà il dibattito tra i Consiglieri. Il pubblico ammesso ad assistere «deve restare nell’apposito spazio allo stesso riservato, tenere un comportamento corretto, astenersi da ogni manifestazione di assenso o dissenso dalle opinioni espresse dai Consiglieri o dalle decisioni adottate dal Consiglio» (art. 24).
La cittadinanza sarà informata nei prossimi giorni su data, ora e luogo di convocazione dell’adunanza aperta.
Il sindaco Daniele Pane conferma inoltre la volontà di organizzare un incontro pubblico per informare i cittadini in modo imparziale con l’aiuto di tecnici ed esperti, in cui tutti avranno possibilità di intervenire. L’incontro si terrà nel caso in cui, a valle dell’eventuale autocandidatura – che ancora non è stata inviata – il territorio risultasse idoneo a seguito di una rivalutazione dei vincoli amministrativi, fatti salvi i criteri di sicurezza, che non possono in alcun modo mutare. Fino a quando – e se – non ci sarà un’idoneità formale, si eviterà di spendere risorse pubbliche su ipotesi che magari non si concretizzano.