“Al Galliano due piani vuoti: perché non darli ai giovani medici?”
Cittadinanzattiva chiede anche la riattivazione del Cup e "una corretta informazione ai pazienti"
ACQUI TERME – Chi fine ha fatto il Cup, mai più riattivato dopo l’emergenza Covid? E perché non favorire i giovani medici specializzandi che (potenzialmente) potrebbero formarsi ad Acqui Terme, mettendo a disposizione agevolazioni abitative offrendo loro ospitalità nei due piani attualmente inutilizzati dal ‘Monsignor Galliano’?
Questi gli interrogativi posti dal gruppo di Cittadinanzattiva, di cui Giorgio Pizzorni è il responsabile territoriale, nel corso di un recente incontro organizzato ad Acqui che ha visto coinvolti volontari dell’organizzazione fondata nel 1978 e i cittadini dell’Acquese.
“Una visita cardiologica a febbraio 2024?”
“Noi di Cittadinanzattiva – sottolinea Pizzorni – ci domandiamo sempre quale sia il vero motivo per il quale nella sanità pubblica non si investe come invece avviene nella maggior parte dei paesi europei. Acqui, in particolare, sente la mancanza di una programmazione territoriale, così Acqui e i piccoli centri hanno il problema di non essere accattivanti per i giovani medici specializzandi. Allora perché non favorirli visto che la loro indennità non è eclatante mettendo in atto alcune agevolazioni in loro favore come quella abitativa come già sta avvenendo all’ospedale di Verduno. E per farlo perché non utilizzare a questo scopo gli ampi locali attualmente inutilizzati per venire incontro alle loro esigenze? All’ospedale ‘Galliano’ ci sono ben due piani completamente vuoti“.
In riferimento al termalismo, poi, Cittadinanzattiva si chiede “perché non pensare alla creazione di un polo di eccellenza nel campo del recupero riabilitativo invece di mandare le persone a curarsi magari fuori Regione?”. Aspetto quest’ultimo per cui pare che in Regione sia in discussione un piano progettuale, di cui per ora, tuttavia, non si conoscono i dettagli.
“Non possiamo restare indifferenti – continua Pizzorni – alle segnalazioni che sistematicamente ci arrivano dai cittadini e che mettono in evidenza anche carenze nella comunicazione e nell’informazione dei pazienti”. Di recente, ha fatto discutere il caso di un paziente che ha lamentato “la difficoltà di una corretta informazione per quanto riguarda la necessità di un intervento di cataratta. Altri cittadini, invece, ci hanno detto che la richiesta di una visita cardiologica è stata calendarizzata oltre la metà di febbraio 2024″.
“Bisogna passare ai fatti”
C’è anche qualche segnale positivo, “come il buon funzionamento dell’accesso ai prelievi per il laboratorio di analisi, dove una buona organizzazione ha di fatto eliminato le lunghe code del passato delle persone in attesa davanti agli sportelli”.
“Questo nostro contributo – conclude il responsabile territoriale di Cittadinanzattiva – ha l’unico scopo di favorire un dialogo continuo con le Amministrazioni pubbliche, Azienda Sanitaria, coinvolgendo anche le varie Associazioni che sono al fianco dei malati. In questi giorni sono arrivati tanti annunci e tante promesse. Noi vogliamo solo sperare che si passi velocemente ai fatti, in quanto la sanità del nostro territorio non può più aspettare oltre”.