“Ospedale: bene gli annunci, ma bisogna correre e servono i medici”
Dal consigliere De Angelis moderato entusiasmo dopo l’annuncio degli interventi sulla sanità locale previsti dall’accordo fra lo Stato e la Regione
ACQUI TERME – La scorsa settimana ad Asti tra la premier Meloni e il governatore Cirio è stato siglato l’Accordo sul Fondo di Sviluppo e Coesione. Un piano economico che per la sanità piemontese prevede finanziamenti per circa 200 milioni di euro. Di questi, 2,5 sono destinati all’ospedale e all’Asl di Acqui Terme.
“Lavori iniziati da poco”
«Senza dubbio un’ottima notizia – commenta il consigliere delegato alla Sanità Nicola De Angelis – ma parte degli interventi previsti per il ‘Galliano’ erano già compresi nel piano di irrobustimento presentato lo scorso febbraio dal direttore di Asl Al Luigi Vercellino. Di nuovo mi pare ci siano solo i lavori per la sala gessi». Entusiasmo contenuto, quindi, anche perché al nosocomio acquese le cose vanno alquanto a rilento.
Gli interventi strutturali annunciati dieci mesi fa da Vercellino (compresi gli interventi per l’adeguamento antincendio, un piano complessivo da diverse decine di milioni di euro), tra cui l’ammodernamento del Pronto Soccorso e della Radiologia, hanno preso il via solo poche settimane fa, «con un ritardo sulla tabella di marcia di almeno sei mesi. Ben venga lo stanziamento di fondi, tuttavia è innegabile che in questo momento la vera urgenza, non solo ad Acqui Terme, sia la carenza del personale medico e infermieristico. Ho letto – afferma De Angelis – che secondo l’accordo in Piemonte sono previste 2mila nuove assunzioni entro il 2024. Va detto, però, che considerato il tempo necessario alla formazione universitaria, verosimilmente nel caso dei medici specializzandi occorrerà attendere almeno il 2026».
“Si aumentino gli stipendi”
Al ‘Galliano’, d’altronde, la carenza di medici è un problema sempre più stringente: oltre alla Cardiologia, infatti, ora anche il reparto di Oncologia è sotto organico. «Il dottor Galliano si è trasferito altrove, perciò rimane solo la dottoressa Ghione. Come per la Cardiologia, anche in questo caso si tratta di una criticità che avevo già fatto presente al direttore Vercellino nel corso dei nostri ultimi incontri. Certamente – aggiunge il consigliere delegato – il servizio non verrà sospeso, ma mi auguro davvero che non si perda tempo nella ricerca del sostituto. Tra l’altro siamo anche in attesa della pubblicazione del bando per il nuovo Primario di Medicina Generale, che dovrà sostituire la dottoressa Gnerre (a oggi la dottoressa Giannone è in veste di facente funzione,ndr».
Secondo De Angelis – e in tal senso si era pronunciato a febbraio anche il direttore Vercellino – ciò che occorre «è rendere il ‘Monsignor Galliano’ appetibile in vista delle nuove assunzioni: Come? Innanzitutto aumentando gli stipendi del personale sanitario, che in questo modo avrebbe sicuramente valide motivazioni per accettare un incarico anche in un ospedale di modeste dimensioni come d’altronde è il nostro ospedale. Oltre a ciò, occorrerà spingere sull’acceleratore per far sì che tutti gli importanti interventi a oggi in previsione giungano a compimento in tempi ragionevoli».