La Bollente Negrini a Mantova: terzo atto della lunga sfida
Gabbiano capolista, ma nei due ultimi precedenti i termali sempre vittoriosi
ACQUI TERME – Il duello infinito tra Mantova e Acqui. Con due precedenti che illuminano il cammino della matricola della A3 e sono anche recenti, nell’ultima stagione, la finale di Coppa Italia dominata a Bologna e poi il successo nel triangolare delle prime, che ha consegnato la promozione diretta alla squadra di Mauro Rizzo.
Nella serie superiore, con un percorso più lungo, è arrivato anche il Gabbiano, che sta volando decisamente molto alto, sette successi in altrettante gare, il primo posto diviso con San Donà di Piave, ma i veneti devono ancora riposare e, dunque, i virgiliani sono la potenziale prima della classe. Basta questo per motivare un gruppo, quello acquese, che è uscito con molta, legittima, convinzione dal successo netto, e veloce, su Sarrocch Cagliari, ma sempre con quella dose di umiltà che staffa e dirigenza predicano.
Certo, la partita di domani, alle 17, è un altro passaggio cruciale: Mantova si è molto rinforzata, perché punta al doppio salto in avanti, ma il ricordo delle due gare cruciali di pochi mesi fa ancora c’è nei superstiti di quel gruppo. Rizzo recupera Baratti, che ha del tutto smaltito l’attacco influenzale: l’approccio di squadra è il marchio di fabbrica della Bollente.