Centrale del Latte, la Lega: "Il Pd abbandona gli allevatori"
ALESSANDRIA - La decisione del Comune di Alessandria di 'uscire' dalla Centrale del Latte provoca le prime reazioni nel mondo…
ALESSANDRIA – Il segretario cittadino del Pd, Rapisardo Antinucci, risponde alla Lega sulla cessione delle quote della Centrale del Latte decisa dal Comune.
“La cessione della quota societaria del Comune di Alessandria nella Centrale è conseguenza diretta e inevitabile degli obblighi derivanti da una legge nazionale. Il D. Lgs. n. 175/2016 – commenta – Tradotto: Centrale del Latte registra perdite da oltre tre bilanci e il Comune non poteva più sottoscrivere aumenti di capitale né effettuare trasferimenti straordinari. Per legge”.
“In questi mesi – aggiunge – il Comune ha pienamente sostenuto l’attuale gruppo di soci che guida la società. E ha condiviso con loro il percorso che sta portando a un nuovo piano industriale e a uno sperato rilancio dell’azienda”.
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Secondo Antinucci, “pensare che detenere una piccola quota societaria significhi risolvere i problemi della filiera alimentare o del mercato del latte, come ritiene il segretario della Lega, significa non aver compreso nulla dalla storia della Centrale degli ultimi dieci anni”.
“Il compito del Comune è invece di facilitare l’arrivo di partner industriali solidi. Attraverso la realizzazione di progetti di contesto sociale e culturale nei confronti dei prodotti locali e dell’intera filiera agro alimentare”.
“L’intromissione nella gestione aziendale – conclude – appartiene a un passato evidentemente fallimentare. All’Amministrazione non interessano le poltrone ma la condivisione di una strategia di sviluppo. Nel quale il pubblico e il privato fanno, distintamente, la loro parte con tre obiettivi. Salvaguardare l’occupazione e l’ambiente in un mondo che non è più fatto di categorie produttive da proteggere. E consegnare alle future generazioni un’eredità diversa dall’occupazione politica dei consigli di amministrazione”.