“Rete idrica intelligente”: progetto per digitalizzare 1.111 km di rete nell’Alessandrino
L’attività è in corso in questi giorni a Rivarone, Visone e Ricaldone e si proseguirà nelle prossime settimane ad Acqui Terme
ALESSANDRIA – Sono stati avviati oggi i lavori del progetto “Rete Idrica Intelligente”. Si tratta di un intervento integrato per la riduzione delle perdite idriche in 20 Comuni, finanziato dal Pnrr per 15 milioni di euro. E che prevede la sostituzione dei contatori tradizionali con circa 40mila contatori smart nella rete idrica e nelle utenze domestiche e commerciali.
Il progetto è stato candidato da Egato6 Alessandrino ed è realizzato da Amag Reti Idriche.
La prima azione – preliminare allo svolgimento del progetto – è il rilievo geometrico della rete idrica e degli impianti nei 20 Comuni interessati. L’attività è in corso in questi giorni a Rivarone, Visone e Ricaldone e si proseguirà nelle prossime settimane ad Acqui Terme.
Il traguardo fissato dal Pnrr prevede la digitalizzazione di 25.000 km di reti idriche in Italia (di cui 1.111 nell’Alessandrino e nell’Acquese) e la conseguente riduzione dei livelli di perdita del 35% entro il 31 marzo 2026.
“Reti vecchie”
“Sul territorio alessandrino la manutenzione negli anni viene sempre fatta in modo programmatico. Bisogna considerare però che le reti sono molto vecchie e con il passare degli anni presentano sempre più problematiche – spiega il presidente del Gruppo Amag, Claudio Perissinotto – Proprio per questo la rete idrica alessandrina (città di Alessandria + 19 Comuni) sarà oggetto di un consistente intervento di ammodernamento e digitalizzazione. Questo progetto consentirà al nostro territorio di essere al centro della sfida del cambiamento in atto in Italia e in Europa”.
Nello specifico, si provvederà al miglioramento delle condotte a uso potabile con strumentazioni e sistemi di controllo innovativi. Obiettivo, ridurre gli sprechi e limitare le inefficienze. La rete sarà distrettualizzata e verrà utilizzato un software di telecontrollo per analizzare le problematiche. E, anche, pianificare gli interventi di gestione e controllo attivo della rete, oltre a ricevere una lettura precisa dei consumi.
Si stima, inoltre, una riduzione delle emissioni di Co2 di 313 t eq./anno. Grazie al recupero di notevoli quantità d’acqua (2.374.589 mc/anno) e quindi a un minor consumo di energia elettrica per l’emungimento.