Poggio (Pd): “Acqui-Genova? La Regione si faccia sentire”
Il neo coordinatore del Partito Democratico acquese è stato anche segretario regionale del sindacato del settore trasporti della Cgil: "Gli 84 milioni non risolveranno tutte le criticità"
ACQUI TERME – “La precettazione di Salvini per i trasporti? Nell’applicazione delle regole, molto restrittive, la commissione di garanzia non ha riconosciuto lo sciopero come “generale” e ha trovato gli argomenti necessari per mettere in difficoltà i sindacati e consentire al Ministro di imporre la sua volontà”: è il parere di Mauro Poggio, neo coordinatore cittadino del Pd di Acqui Terme.
“Per velocizzare la linea integrazione ferro-gomma”
Già sindacalista ora in pensione, Poggio è stato per diversi anni segretario regionale di Filt Cgil, e da ex ferroviere le problematiche legate al settore le conosce molto bene. Tra queste anche quelle che riguardano la ‘Acqui-Genova’: “È una linea sulla quale purtroppo ricadono varie problematiche. Vi sono fattori condizionanti a livello infrastrutturale”. Una tratta da troppo tempo a binario unico a causa della famosa frana di Mele. “Sicuramente – osserva Poggio – gli 84 milioni da Pnrr che serviranno a realizzare vari tipi di interventi contribuiranno a migliorare il servizio, ma non sono certo sufficienti per risolvere tutte le criticità. A ogni modo, eliminare il “problema Mele” aiuterebbe parecchio. Inoltre ritengo che un’integrazione “ferro-gomma” al servizio delle piccole stazioni potrebbe ridurre i tempi di percorrenza”.
Una linea che negli ultimi anni è entrata a far parte della ‘top ten’ delle peggiori d’Italia: “C’è anche da considerare un altro fattore molto particolare: la Acqui-Genova, in quanto a mezzi e programmazione, è interamente gestita dalla Liguria. Credo tuttavia che da Torino non possano restare a guardare, ma debbano far valere la propria autorevolezza facendo tutto ciò che è necessario per tutelare i diritti dei pendolari piemontesi”.