PolePole per la Tanzania: “Un pozzo per dare acqua al villaggio”
L’associazione dei coniugi Calmini ha realizzato in Tanzania un altro importante progetto: «Una fonte idrica per le persone e per gli animali»
SEZZADIO – Un’associazione che nasce a Sezzadio e che da quasi vent’anni si adopera per contribuire allo sviluppo socio-economico dei villaggi più poveri dei sobborghi di Dodoma, la capitale della Tanzania. Nel 2004 i coniugi Calmini, Gigi e sua moglie Carla, insieme al cassinese Claudio Pretta hanno fondato Pole Pole (dallo swahili “piano piano”) per portare acqua e istruzione in uno dei Paesi più arretrati di tutto il continente africano.
Tanti i sogni nel cassetto che Gigi e Carla sono riusciti a realizzare, anche grazie al fondamentale coordinamento di padre Onesimo Wissi, parroco tanzaniano (molto conosciuto nelle parrocchie di Castelnuovo Bormida e Sezzadio) sin dall’inizio punto di riferimento in loco dell’associazione. Padre Wissi, per tutti ‘Baba’, se n’è andato prematuramente poco più di un anno fa, ed è anche per continuare a onorare la sua memoria che le iniziative dei coniugi Calmini proseguono senza sosta: “Ci impegniamo per realizzare ciò che per la nostra associazione è economicamente possibile, senza fare il passo più lungo della gamba ma raggiungendo sempre l’obiettivo prefissato”.
“Grazie ai nostri pozzi morti calate del 40%”
Tra le principali cause di malattie fra gli abitanti dei villaggi più isolati della Tanzania rientra senza dubbio l’utilizzo di acqua contaminata. Una decina, finora, le fonti di approvvigionamento fatte costruire da Pole Pole, “grazie alle quali la mortalità nei villaggi in cui operiamo si è abbassata del 40%”. L’ultimo pozzo è stato inaugurato lo scorso 8 settembre nel villaggio di Nkhambaku, “un evento al quale ero presente anche io”, racconta Gigi Calmini. “Prima di quest’opera l’acqua piovana era l’unica fonte idrica del villaggio, e veniva prelevata da un invaso che, passate le grandi piogge, si trasforma ogni volta in una pozza di fango (foto sotto). Ora gli abitanti hanno a disposizione due fontanelle per il loro approvvigionamento e un abbeveratoio per gli animali. Inoltre, l’installazione di pannelli solari rende l’opera sostenibile a livello economico ed ambientale nel lungo periodo”. In questo caso fondamentale è stato il contributo di Ato6, l’ente dell’Ambito Territoriale che ha interamente coperto le spese necessarie con un finanziamento di 33mila euro.
La scuola a Chisalalo
Acqua ma anche una spinta concreta all’alfabetizzazione delle nuove generazioni: a gennaio scorso nel villaggio di Chisalalo con appena 7mila euro è stata costruita una struttura polifunzionale che farà anche da aula “di fortuna”: “La scuola del posto, infatti, si trova al di là di un corso d’acqua che nella stagione delle piogge rende impossibile l’attraversamento per una quarantina di bambini. In questo modo potranno utilizzare il nuovo edificio per studiare senza interruzioni”.
In totale sono quattro le scuole già realizzate da Pole Pole, due primarie e due materne per un totale di quasi 2mila e 800 bambini, “che ogni anno riforniamo di cibo e materiale didattico. Inoltre – aggiunge Calmini – con le nostre adozioni a distanza stiamo pagando le rette a una decina di ragazze e ragazzi della scuola secondaria”.
Le adozioni richiedono un contributo annuo di 300 euro per gli studenti della scuola secondaria e di 150 per quelli della primaria. “Purtroppo negli ultimi anni il numero delle adozioni è un po’ calato, ora sono circa una cinquantina, ma siamo arrivati a contarne fino a 150”.
Carla e Gigi, a ogni modo, guardano avanti pensando già al prossimo progetto: “Vogliamo dotare di nuovi servizi igienici la scuola primaria di Mkoyo, dove al momento esistono solo tre bagni, oltretutto davvero malridotti. Con questa nuova opera andremo a migliorare le condizioni igienico- sanitarie di centinaia di bambini”.