Terme: stop temporaneo a inalazioni, "ma nessuna chiusura anticipata"
ACQUI TERME - Per la terza volta negli ultimi quattro mesi tre giorni fa il reparto inalazioni delle Terme di…
ACQUI TERME – Per il Partito Democratico di Acqui “il tempo e la fiducia verso i Pater sono definitivamente scaduti”. Dopo la notizia di un nuovo stop alle cure inalatorie allo stabilimento Nuove Terme, dal circolo ‘Raffaello Salvatore’ si leva una netta presa di posizione.
“Le promesse e gli impegni presi dall’amministrazione comunale per costringere o convincere il proprietario Pater a invertire la rotta, a reinvestire sulle Terme, a rilanciarle, sono risultate vane e inutili, malgrado i soldi concessi dalla Regione per salvare la stagione estiva”, scrivono i ‘dem’ in una nota stampa. “Il Partito Democratico ritiene che il Comune e la Regione non possano più essere legati ad un dialogo con un partner che, ancora una volta, si sta dimostrando inaffidabile e non interessato alle Terme e ad Acqui, e che anzi sta facendo di tutto per affondarle definitivamente”.
Per il Pd occorre perciò guardare avanti, “mettendo in campo tutte la azioni per far sì che nel 2025, alla scadenza del termine per la concessione principale delle acque termali, la città sia pronta a far entrare nuovi soggetti imprenditoriali nel settore, spezzando un monopolio che si è dimostrato incapace di gestire una risorsa così importante. Bisogna far presto e accelerare la pratica di studio del sottosuolo, condizione assolutamente necessaria per consentire un corretto e funzionale utilizzo delle risorse, anche tenendo conto che questi studi potrebbero durare almeno un anno”.
Terme: stop temporaneo a inalazioni, "ma nessuna chiusura anticipata"
ACQUI TERME - Per la terza volta negli ultimi quattro mesi tre giorni fa il reparto inalazioni delle Terme di…
Il Pd chiede alla Giunta Rapetti di fornire “risposte concrete per i cittadini. Sappiamo, per averlo letto sull’Albo Pretorio, che il Comune ha dato incarico a uno studio legale di valutare alcuni aspetti giuridici, ma di questo non ci sono riscontri o esiti. Bisogna evitare un ennesimo fallimento con ricadute inaccettabili sulla nostra amata Acqui Terme, sottolineando con forza la parola ‘Terme’, a cui non possiamo rinunciare, per il valore storico, culturale, economico e turistico”.