Salario minimo, raccolta firme del Pd: “Donne molto sensibili”
Martedì scorso in corso Dante il gazebo per la petizione a sostegno della proposta di legge per l’introduzione del salario minimo a 9 euro l’ora
ACQUI TERME – Sono state 76 in tutto le firme raccolte dal circolo del Partito Democratico acquese martedì scorso per la petizione a sostegno della proposta di legge per l’introduzione del salario minimo a 9 euro l’ora (ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione).
Un risultato che gli stessi iscritti giudicano “più che positivo, in particolare se paragonato ai dati che ci arrivano dalle altre città della provincia”.
Nel gazebo allestito in corso Dante i ‘dem’ termali hanno accolto i cittadini firmatari dalle 8.30 alle 12.30: “Abbiamo notato particolare partecipazione da parte delle donne, sia giovani che meno giovani. Evidentemente – osservano i membri del direttivo – l’argomento è molto sentito perché le donne sono coloro che più facilmente hanno a che fare con lavori la cui retribuzione è spesso inferiore ai 9 euro l’ora. Impieghi come la collaboratrice domestica o l’addetta alle pulizie sono d’altronde tra quelli più a rischio in questo senso”.
Nel frattempo, mercoledì alla Camera la maggioranza “meloniana” ha chiesto un nuovo rinvio in commissione della proposta di legge. “Tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori sono poveri anche se lavorano, perciò non possono aspettare”, commentano dal circolo del Pd. “Con l’occasione – spiegano – abbiamo proseguito anche con la campagna per la raccolta firme contro le lunghe liste di attesa della sanità regionale”.