Moirano incontra Rapetti: “Troppi furti e auto a velocità folli”
Lo scorso lunedì il sindaco ha ascoltato le lamentele dei residenti: "Automobilisti incoscienti, e negli ultimi anni i ladri colpiscono sempre più spesso"
ACQUI TERME – “Pochi giorni fa io stesso ho rischiato di essere investito mentre camminavo sul ciglio della strada. Dei limiti se ne fregano, sembra di essere all’autodromo di Monza…”: lo dice Antonio Frisullo, che abita in frazione Moirano, promotore lo scorso lunedì nella sala della locale parrocchia dell’incontro con il sindaco Rapetti e l’Ispettore Capo della Polizia Locale Alberto Ugoste.
Con una raccolta firme i residenti hanno avanzato alcune richieste riguardo l’implementazione della videosorveglianza, una maggiore presenza di forze di Polizia, l’installazione di un autovelox e di dissuasori. “Negli ultimi anni – spiega Frisullo – si sono verificati anche vari furti. L’ultimo episodio appena la scorsa settimana Una signora ha raccontato che i ladri le hanno fatto visita ben quattro volte”.
“Un confronto costruttivo. Bene così”
Il sindaco Rapetti si è detto felice “per il costruttivo confronto. Da sempre – ha sottolineato – invito i cittadini a condividere con l’amministrazione le proprie proposte. Il contributo è ancora più utile e efficace quando si basa sullo spirito costruttivo che gli amici intervenuti all’incontro hanno dimostrato. Le richieste verranno portate a conoscenza di Giunta e Uffici Comunali per le dovute valutazioni». Come annunciato dall’assessore Pasqualino, a breve lungo strada Moirano verrà installato un impianto di lettura targhe.
Antonio Frisullo, a nome dei moiranesi, esprime soddisfazione per la disponibilità da parte del Comune: “Mi ha fatto piacere vedere in sala così tanta gente, e molti sono rimasti fuori perché non c’era più posto. Ringrazio il sindaco per questa visita: la sua presenza è particolarmente significativa per la comunità di Moirano, che in questo momento non si sente particolarmente sicura. Il ritrovarsi insieme, cittadini e amministrazione, ci fa riscoprire il forte senso di appartenenza che ci ha sempre caratterizzato”.