‘Il mio lato B(polare)’: Andrea PInna alla Biblioteca Civica
L'influencer, blogger e vincitore di Pechino Express nel 2015 martedì 17 parlerà della sua malattia: il disturbo bipolare
ACQUI TERME – Martedì 17 alle 21 alla Biblioteca Civica di Acqui Terme è in programma la presentazione del libro di Andrea Pinna “’Il mio lato B(polare)”.
L’autore (influencer, blogger, vincitore di Pechino Express nel 2015) racconterà come, all’apice del successo, si è trovato a dover fare i conti con una malattia che, da latente, si è scatenata in tutta la sua portata sconvolgente: il disturbo bipolare.
Nel suo nuovo libro Andrea Pinna ripercorre gli ultimi anni, dalla diagnosi fino all’incontro determinante con lo psichiatra che lo ha indirizzato verso la terapia più adatta per lui, e lo fa senza censure e scavando con lucidità tra i ricordi più dolorosi, senza perdere mai la sua dissacrante vena ironica. Oltre i pregiudizi, oltre allo stigma e con l’obiettivo di rendere il discorso pubblico sulla salute mentale più sano, diretto e accogliente possibile.
“Il mio lato B(polare)” è un viaggio sulle montagne russe e un messaggio di incoraggiamento per chiunque abbia incontrato la malattia psichiatrica sulla propria strada.
“La presentazione del libro – fanno sapere dal Comune – vuole essere la prima di una serie di iniziative e di un futuro festival, incentrati sui temi della diversità, disabilità e inclusione, di cui la Biblioteca Civica, con il Consigliere comunale delegato Matteo Ravera, e la Libreria Terme di Piero Spotti intendono farsi promotori. Ciascuno di noi ha competenze, talenti e capacità. Le diversità non possono qualificare la persona; al contrario, la loro valorizzazione permette di mettere in luce l’unicità di ognuno, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità, lontano da appiattimenti e costrizioni nella gabbia degli stereotipi. Con questo tipo di iniziative vogliamo promuovere una rete tra istituzioni, associazioni, aziende, famiglie, cittadini, per abbattere il muro dell’indifferenza e contribuire a rendere la società maggiormente inclusiva”