Montestregone: se il semaforo è giallo, versante ok
Il Comune ha attivato l'impianto di monitoraggio del versante che lambisce la strada per Visone: in caso di pericolo, scatta il rosso e c'è anche il segnale acustico
ACQUI TERME – Un sistema di monitoraggio composto da undici colonne automatiche multiparametriche Dms corredate di unità di controllo e teletrasmissione in grado di rilevare i fenomeni di dissesto superficiale, sei delle quali di recente installazione.
Un impianto che ha il compito di rilevare e misurare l’accelerazione, l’inclinazione e la temperatura del terreno del versante di Montestregone, nel novembre 2019 in parte franato a causa degli smottamenti provocati dalle violenti precipitazioni di quei giorni. Le sonde sono state messe in rete con due semafori e avvisatori acustici che, in caso di cedimento, hanno lo scopo di interdire il traffico lungo la Strada Statale 456 tra il km 49+300 ed il km 49+600.
“Scatta il rosso solo in caso di reale pericolo”
Lo scorso 29 settembre, insieme ad Anas, alla ditta Csg Srl e al geologo Foglino, i tecnici incaricati dal Comune hanno effettuato le verifiche del funzionamento dell’intero apparato. Con un’ordinanza sindacale, quindi, è stata disposta l’attivazione del sistema di monitoraggio. Posti rispettivamente in Viale Einaudi – in direzione Visone – e prima della curva in direzione Acqui – sulla Statale 456 – i due semafori risulteranno con luce gialla lampeggiante in caso di viabilità ordinaria.
In caso di pericolo segnalato dall’unità di controllo, il semaforo diventerà di colore rosso fisso, indicando ai veicoli in transito lo ‘Stop’ immediato, così da impedire l’attraversamento dell’area potenzialmente interessata dal movimento franoso. La luce rossa sarà accompagnata da un segnale acustico molto chiaro e i pannelli informativi posti a ridosso dei semafori daranno indicazione del comportamento da seguire in caso di allarme.
«Mi preme sottolineare – spiega Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – che l’impianto di monitoraggio non è in alcun modo riconducibile ad un’eventuale allerta meteo. L’avviso scatterà solo nel caso in cui le sonde installate lungo il versante di Montestregone dovessero rilevare movimenti molto precisi. Le colonne multiparametriche, tra l’altro, proprio per il loro tipo di sistema di acquisizione dati sono in grado di stabilire quali siano le rilevazioni realmente ascrivibili a fenomeni di potenziale dissesto. Insomma, i semafori rossi e gli allarmi acustici scatteranno solo in caso di reale pericolo».